Addio ad Antonio Lucchesi, decano degli industriali pratesi. Aveva 97 anni
Storico imprenditore tessile, fu presidente dell'Unione Industriale Pratese, fu anche primo vicesindaco di Prato e vicepresidente fondatore del Centro Pecci
Si è spento all’età di 97 anni Antonio Lucchesi, figura storica dell’imprenditoria pratese e decano degli industriali locali. La scomparsa ha suscitato “grande dolore e commozione” in Confindustria Toscana Nord, che lo ricorda affettuosamente come Tonino. Per tre mandati presidente dell’Unione industriale, della quale era già stato numero due, fu vicesindaco nella prima giunta di Fabrizio Mattei fra il 1995 e il 1999.
Antonio Lucchesi è stato un protagonista assoluto della vita economica, sociale e istituzionale di Prato nella seconda metà del Novecento. Nato il 31 gennaio 1928 in una famiglia già radicata nel tessile (l’attività fu avviata dal nonno Guido), dovette assumersi precocemente la responsabilità aziendale. Maggiore di cinque fratelli, nel 1949, a soli 21 anni, interruppe gli studi di giurisprudenza per guidare l’impresa di famiglia a causa della grave malattia del padre Ettore.
Fondò il Lanificio Figli di Ettore Lucchesi, presiedendolo fino al 1963, anno in cui guidò la trasformazione verso il comparto dei filati per maglieria, portando alla nascita dell’attuale Industria Italiana Filati, azienda di riferimento del distretto. Il suo impegno imprenditoriale si estese anche ad altre realtà come la Filatura a Pettine di Vaiano.
Entrò nel consiglio direttivo dell’Unione industriale (oggi Confindustria Toscana Nord) nel 1954. Fu componente del comitato di reggenza nel 1966, vicepresidente per tre mandati (1968-1973) e presidente per tre mandati consecutivi (1980-1986). Durante la sua presidenza realizzò l’acquisto del Palazzo dell’industria di via Valentini, inaugurato nel 1985 e ancora oggi sede pratese di Confindustria. Fu lui a dare il benvenuto dell’industria pratese a papa Giovanni Paolo II durante lo storico incontro con l’intero mondo del lavoro pratese, al Macrolotto industriale, il19 marzo 1986. Ricoprì anche incarichi in Confindustria Toscana, nell’Associazione Laniera e nella giunta nazionale di Confindustria (1982-1988), oltre che nel Centro di Firenze per la Moda Italiana e Pitti Filati (1975-2002).
Il suo impegno spaziò nella finanza alla cultura, fino alla presenza di primo piano nelle istituzioni. Fu consigliere comunale (1960-1965) e vicesindaco e assessore (con delega a organizzazione, concessioni edilizie e annona) durante il primo mandato del sindaco Fabrizio Mattei (1995-2000), rimanendone poi consigliere economico. In ambito culturale, fu vicepresidente del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci dalla sua fondazione fino al 1996.
Fu testimone chiave nei volumi “Flanelle & velour” (2002) e “100 anni di Unione” (2012), di cui presiedette anche il comitato per le celebrazioni del centenario. Fino a tempi recenti aveva seguito le attività industriali della famiglia, oggi guidate principalmente dai figli, mantenendo un profondo legame con l’associazione confindustriale.
Fabia Romagnoli, presidente di Confindustria Toscana Nord, ha espresso il cordoglio dei colleghi: : «Con Antonio Lucchesi scompare una personalità d’eccezione. Per carisma, visione, capacità progettuale e di attuazione è stato un gigante che ha dato moltissimo al mondo imprenditoriale e a Prato. Ne ricorderemo sempre la grande umanità e umiltà che ne hanno fatto un punto di riferimento e un esempio luminoso per tutti noi».