Il parere negativo legato soprattutto a questioni di rischio idrogeologico.
Arriva una bocciatura per il progetto dell’oratorio dello sport, il centro sportivo integrato che dovrebbe sorgere a Chiesanuova nell’area tra via della Pace, via Melis e la Tangenziale. La conferenza dei servizi ha dato infatti parere negativo alla realizzazione dell’opera. A pesare sulla decisione i pareri negativi di alcuni uffici del Comune, ma anche le criticità e il non assolvimento delle prescrizioni espresse nei pareri precedenti evidenziati da Arpat. Genio Civile e Publiacqua hanno invece dato semaforo verde, l’Asl si è espressa favorevolmente ma ponendo alcune condizioni.
In sintesi alcune delle motivazioni addotte per il no riguardano in particolare aspetti legati alla sicurezza idraulica e la vulnerabilità idrogeologica della zona. Tra questi, ad esempio, la perplessità per il sovraccarico che subirebbe la fognatura di via Scarlatti, che scarica nel fosso Vella. Secondo i tecnici le modifiche al sistema fognario proposte per realizzare il complesso, aumentando il carico sulla fognatura di via Scarlatti, potrebbero comportare un peggioramento delle condizioni di sicurezza idraulica a sud della ferrovia, con particolare attenzione all’ospedale. Altra questione è quella legata alla gestione della cassa di espansione dove dovrebbero scaricare le acque dell’Oratorio.
Il parere negativo della conferenza dei servizi di fatto blocca l’iter per la realizzazione dell’Oratorio, per il quale era già stato presentato il progetto definitivo.
Nel dettaglio il progetto riguarda la realizzazione di un complesso immobiliare a prevalente destinazione sportiva, costituito da un centro sportivo di eccellenza corredato da destinazioni commerciali, direzionali e ricettive complementari e di supporto alla prevalente destinazione sportiva.
A giugno del 2023, sotto la giunta Biffoni, il consiglio comunale aveva decretato l’interesse pubblico del progetto, anche se promosso da privati. L’Oratorio dello sport è presentato da un raggruppamento temporaneo d’impresa formato da una cordata di imprenditori pratesi riuniti nella Faipo srl. Un progetto da quasi 40 milioni.
I proponenti avranno dieci giorni per presentare le osservazoni, con modifiche e integrazioni, scaduti i quali la domanda sarà rigettata e l’iter burocratico dovrà ricominciare da capo (senza necessità di ripassare dal consiglio comunale), includendo anche il parere del Coni e dei vigili del fuoco.