Sulla stessa lunghezza d'onda Leonardo Soldi: "La chiusura del BuzziLab ha prodotto un danno evidente per la città di Prato"
“Anni di attesa mentre la città perdeva pezzi. Anni di attesa per arrivare a una sentenza che in sintesi spiega che il Buzzi Lab era pienamente legittimato a lavorare. Che ci dice che i professori che ci lavoravano dando lustro alla nostra città e al nostro distretto erano pienamente in linea con la legge e che ci dice che la chiusura del Buzzi lab dalla sera alla mattina per mano del preside del Buzzi con l’avallo del dirigente scolastico regionale ha cagionato un enorme danno per la nostra città e il nostro distretto”. Così Giorgio Silli, attuale sottosegretari agli Affari Esteri, commenta la sentenza di Appello della Corte dei Conti, che ha assolto l’ex preside Erminio Serniotti dall’accusa di aver procurato danno erariale al Ministero dell’Istruzione.
“Mi trovo in Mozambico in missione di governo ma trovo il tempo per esprimere a mezzo stampa la mia soddisfazione che rende giustizia a docenti dell’istituto, Bartolini e altri, che sono stati attaccati e vilipesi da giustizialisti di ogni tipo quando invece hanno contribuito a fare grande la nostra città.
Sono felice che la giustizia abbia fatto il suo corso. Una battaglia che ho portato avanti fin dal primo momento sapendo che la chiusura del laboratorio non aveva nessun senso”.
Sulla vicenda interviene anche l’ex consigliere comunale Leonardo Soldi. “La giustizia ha fatto il suo corso, e ne prendo atto. Resta però un dato di fatto innegabile: la chiusura del BuzziLab ha prodotto un danno evidente per la città di Prato, sotto il profilo economico, formativo e reputazionale” afferma Soldi. “Un danno che – pur non riconosciuto formalmente come erariale – ha avuto conseguenze concrete sulle imprese del distretto tessile, private di un punto di riferimento per i test e l’innovazione tecnica; sul mondo della scuola, che ha perso un’eccellenza formativa d’avanguardia; sull’immagine di Prato, che ha visto dissolversi un modello virtuoso di collaborazione tra istruzione e industria”. Soldi ricorda di aver presentato, nel febbraio 2020, un esposto alla Corte dei Conti insieme all’allora deputato Giorgio Silli, oggi sottosegretario agli Esteri. “Lo facemmo con senso di responsabilità, per accertare se ci fossero responsabilità nella gestione e nella chiusura improvvisa di un laboratorio strategico per la città, senza alcuno spirito persecutorio, ma nella convinzione che certe vicende meritassero piena chiarezza. Oggi la Corte dei Conti assolve. Ma il danno resta. E chi ha a cuore il futuro di Prato, non può ignorarlo” conclude Soldi.