12 Settembre 2025

Giani apre la Festa dell’Unità: “Regione pronta a mettere 240 milioni su tramvia Prato-Campi Bisenzio”

Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione ha rivendicato il cambio di passo sull'edilizia sanitaria: "L'ospedale Santo Stefano era nato piccolo"

Per finanziare il primo lotto della tramvia dalla stazione di Prato a Villa Montalvo, la Regione è pronta a mettere 240 milioni di euro, qualora il governo faccia altrettanto. Lo ha affermato ieri il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, nell’aprire la Festa dell’Unità della Querce, parlando del progetto che la Regione Toscana nei mesi scorsi ha candidato all’avviso per il trasporto rapido di massa del Ministero delle Infrastrutture in cerca di finanziamenti. Si tratta di un primo lotto funzionale, del costo stimato di 489 milioni, di un’idea progettuale più ampia che prevede nel secondo lotto la prosecuzione della tramvia fino allo scalo di Firenze Peretola.
Sul progetto Giani, candidato del centrosinistra per la conferma alla presidenza della Regione Toscana, punta molto. “In una logica di conurbazione urbana – ha premesso Giani – abbiamo una linea forte di tramvia su Firenze, dove lo scorso anno sulle tre linee esistenti hanno viaggiato 42 milioni di passeggeri. A regime, con altre opere già finanziate, le linee saranno sei. E allora ci siamo chiesti perché non portare la tramvia a Prato? Ecco, che abbiamo fatto degli studi. Prima abbiamo esaminato il collegamento Peretola-Pecci e coinvolgemmo negli studi anche il project manager di Alstom. Ci dissero che da un punto di vista dell’utenza, quel percorso non avrebbe giustificato gli investimenti, ma soprattutto non avrebbe assicurato una gestione in pareggio. Allora abbiamo studiato il collegamento tra stazione di Prato, viale della Repubblica, Campi Bisenzio, Osmannoro e Firenze Peretola: in questo caso l’investimento lo deve mettere il pubblico, ma la gestione si ripaga. So che ci vorrà tempo per vedere il completamento dell’opera, ma occorre iniziare a lavorare per questa soluzione e i fondi si possono trovare. La tramvia di Sesto Fiorentino ci ha assorbito 240 milioni, coperti in parte con fondi europei e in parte statali. Se arriva qualche opportunità di legge o in finanziaria, siamo pronti a mettere le risorse sulla tramvia di Prato”.

Davanti ai sei candidati consiglieri del Pd (Marta Logli, Matteo Biffoni, Marco Martini, Sandra Bolognesi, Flora Leoni e Salvatore Bimonte) e ad un centinaio di persone giunte ad ascoltarlo, Giani ha poi parlato di sanità, assicurando un’accelerazione per la costruzione della casa di comunità di San Paolo. “In questi anni abbiamo fatto in Toscana 77 case di comunità, di cui una decina già inaugurate. Altri cantieri stanno procedendo, per quello di Prato c’è stato un rallentamento, ma adesso riprenderà con forza”.

Giani ha poi rivendicato la nuova palazzina da 100 posti all’ospedale Santo Stefano, la cui ultimazione è prevista il prossimo anno, marcando una discontinuità con il suo predecessore Enrico Rossi, fautore della costruzione in project financing dei 4 nuovi ospedali toscani (il nosocomio pratese fu inaugurato nel 2013). “L’ospedale di Prato – ha detto Giani – è stato fatto piccolo con 600 posti letto per una città di 200.000 abitanti. Se pensiamo che a Pisa, che ha 90.000 abitanti e pure ha un’università con un suo peso diverso, stiamo costruendo a Cisanello e prevediamo lì un ospedale da 1200 posti letto; allora capiamo che una realtà come Prato è sottostimata”. “Presto – ha proseguito Giani – partirà anche la casa di comunità di San Paolo. Quanto sulla sanità la Regione Toscana ha fatto a Prato negli ultimi 5 anni, non è stato fatto negli anni precedenti”.

Tra i progetti annunciati, c’è quello per l’ex Creaf, i cui spazi furono utilizzati in epoca Covid per le vaccinazioni di massa e come “serbatoio” di letti aggiuntivi per pazienti in uscita dall’ospedale. “Ora abbiamo pensato di “riciclare” quegli ambienti con l’incubatore di start up per dare opportunità ai giovani” ha detto Giani.

Quanto all’aeroporto di Peretola – nonostante l’orientamento verso Prato della pista declinata convergente porterebbe a basse quote di sorvolo su località come Capezzana e Fontanelle – Giani esclude categoricamente ripercussioni ambientali su Prato e tira dritto sull’opera, contando di superare anche le divisioni interne alla coalizione di centrosinistra.

Sul post-alluvione, Giani ha risposto al candidato governatore del centrodestra Alessandro Tomasi che nel commentare lo stanziamento di 131 milioni da parte del governo Meloni, aveva parlato di inerzia della Regione Toscana nel dare corso agli interventi di messa in sicurezza del territorio.