In segno di solidarietà con la popolazione palestinese e a sostegno della Global Sumud Flotilla, diversi docenti di ogni ordine e grado si sono astenuti dal lavoro
Scioperi anche a Prato, in particolare nel settore della scuola, in segno di solidarietà con la popolazione palestinesi nella Striscia di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla. Ancora non conosciamo i numeri dell’adesione, ma in molti plessi questa mattina non c’è stata lezione e i gli studenti sono tornati casa. L’iniziativa è stata indetta in tutta Italia dai sindacati di Base e riguarda in particolare il mondo della scuola e il settore dei trasporti.
Nella foto in alto un gruppo di docenti espone uno striscione davanti all’ingresso dell’istituto Dagomari. A Prato non sono stati organizzati presidi, molti insegnanti parteciperanno alla manifestazione indetta a Calenzano, con partenza dal casello autostradale A1 Calenzano/Seso Fiorentino. Il percorso prevede il passaggio davanti alla sede della Leonardo, società pubblica che opera nel settore della difesa e della sicurezza.
Al conservatorio San Niccolò la preside Mariella Carlotti ha invitato i docenti a ricordare nella preghiera con le classi quanto sta avvenendo a Gaza, “che ci lascia sgomenti”. Carlotti ha inviato una circolare a insegnanti e genitori, nella quale spiega le ragioni per le quali la scuola oggi sarà aperta, pur esprimendo netta contrarietà alla guerra. “Le manifestazioni di protesta nelle nostre piazze non aiutano a capire, alimentano a volte odio e violenza, strumentalizzano tragedie per motivi ideologici e politici, normalmente estranei alla maggioranza di coloro che in buona fede partecipano”, scrive la preside nella circolare, dove allega l’ultima intervista rilasciata dal cardinale Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme. Giovedì 18 settembre a San Niccolò, durante la messa presieduta dal vescovo Nerbini per l’inizio dell’anno scolastico, studenti, docenti e genitori hanno pregato per il popolo di Gaza e per la pace; venerdì 3 ottobre, in occasione del Giubileo delle scuole cattoliche in Prato in cattedrale, a ogni allievo verrà chiesto “un soldo per Gaza”, le offerte raccolte saranno destinate alla parrocchia di Gaza.
Nei giorni scorsi l’istituto comprensivo statale Prato nord ha comunicato di aver sottoscritto un documento, nato dal confronto di diversi insegnanti che “si sono sentiti chiamati in causa dalla tragedia in atto a Gaza, una tragedia che è definita ormai genocidio da molti studiosi, tra cui l’International Association of Genocide Scholars. Di fronte a questo – prosegue la nota – molti di noi hanno sentito l’urgenza morale, come docenti e come persone, di dichiarare la propria opposizione a quello che sta succedendo sotto i nostri occhi a Gaza e che deve cessare. Ne è nata prima una condivisione tra docenti della Scuola Secondaria, della Primaria e dell’Infanzia, poi un documento, quello seguente, presentato in Collegio Unitario il 5 settembre: a questo molti hanno dato la propria adesione e in seguito si sono uniti anche altri del personale ATA”.
La Uil scuola di Prato esprime “profonda preoccupazione e indignazione morale di fronte alla continua violazione del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali” e invita i docenti di tutte le scuole pratesi, iscritti al sindacato, a farsi promotori nei propri istituti dell’inserimento o potenziamento nel curriculo scolastico di educazione civica delle ore dedicate all’educazione alla pace.