24 Settembre 2025

Avs presenta proposta di legge popolare sulla scuola: “Massimo 20 studenti per classe”

Tra le altre richieste, lo stop ad accorpamenti e chiusure: "Un dirigente scolastico ogni 400 studenti"

Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) ha depositato in Cassazione la proposta di legge di iniziativa popolare sulla scuola per ridurre il numero di alunni per classe. Il partito propone di introdurre il limite di 20 studenti per classe, 18 se c’è uno studente o una studentessa con disabilità, 15 se sono più di uno. Il riassetto chiesto da Avs prevede l’aumento della spesa destinata alla scuola.

“Mentre il Governo Meloni taglia sulla scuola pubblica e regala 750 milioni alle private – affermano Susanna Cappello, responsabile scuola e cultura Sinistra Italiana Prato e Peppino Buondonno della segreteria nazionale di Sinistra Italiana con delega a scuola, università e ricerca – noi diciamo basta a sovraffollamento, tagli e accorpamenti. Le maggiori criticità riscontrate negli scorsi anni scolastici – precarietà, classi pollaio, programmi da rivedere – permangono ma Valditara, nella calura estiva, ha emanato un po’ alla volta e in gran velocità tanti piccoli provvedimenti che imbruttiscono la scuola, sempre meno democratica. Il ministro Giorgetti ha ridotto gli investimenti, riducendo risorse, personale e accorpando istituti”.
Sinistra Italiana contesta il ripristino del voto in condotta, le nuove indicazioni sull’esame di maturità, la sostituzione dei giudizi con i voti alla primaria, definendo il complesso di modifiche “vecchie strategie sorpassate”, spie “un riformismo nostalgico che torna indietro e guarda al passato anziché al presente e al futuro”.

“Chiediamo classi meno numerose per offrire migliore qualità, più inclusione e più attenzione ai singoli studenti – affermano gli esponenti di Avs – Diciamo basta agli accorpamenti e alle chiusure: un dirigente scolastico ogni 400 studenti, più personale ATA, più sostegno al Sud e alle aree interne. Chiediamo finanziamenti alle scuole pubbliche e non a quelle private. Pretendiamo maggior attenzione alla didattica e più benessere mentale per ragazze e ragazzi. Per noi la scuola deve offrire un supporto psicologico e non deve basarsi su una concezione del “merito” come performance esistenziale. La scuola è una forma di speranza e di riscatto contro guerra, ingiustizia e povertà”.