6 Ottobre 2025

Maxi frode sull’import di auto di lusso: scoperta rete italo-tedesca, sequestri per 43 milioni di euro

Operazione della Guardia di Finanza di Prato sotto il coordinamento della Procura Europea di Bologna. Sequestrati conti, immobili e 41 vetture di lusso tra Ferrari, Lamborghini e Porsche

Una complessa rete criminale italo-tedesca dedita alla frode sull’importazione di autovetture di lusso è stata smantellata dalla Guardia di Finanza di Prato, sotto il coordinamento della Procura Europea (EPPO) di Bologna. L’indagine ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di 43 milioni di euro, tra società, immobili, terreni, auto di lusso e conti correnti.

L’inchiesta, avviata a seguito di un esposto di un cittadino che lamentava difficoltà nell’immatricolare un’auto acquistata tramite un concessionario multimarca, ha permesso di scoprire un articolato sistema di evasione dell’IVA nell’importazione di veicoli provenienti dalla Germania. Il meccanismo prevedeva l’interposizione di società di comodo estere e l’utilizzo di false fatturazioni per consentire la vendita delle auto in Italia a prezzi concorrenziali, eludendo completamente il pagamento dell’imposta.

Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, gli indagati avevano messo in piedi un sistema altamente organizzato di raccolta degli ordini tramite concessionarie compiacenti. Le vetture, acquistate da grandi rivenditori tedeschi, venivano poi immatricolate in Italia come se fossero già tassate in ambito comunitario, grazie a una catena di società intestate a prestanome.

Per rendere ancora più difficile la tracciabilità delle operazioni, i responsabili avevano adottato la strategia di chiudere e riaprire periodicamente le partite IVA delle società coinvolte, mantenendo però le stesse sedi operative e insegne commerciali, così da continuare a sfruttare la reputazione acquisita sul mercato.

Le indagini, durate diversi mesi, hanno portato alla ricostruzione dei flussi di vendita di oltre 1.700 autovetture, nonché all’esecuzione di intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari e perquisizioni in oltre 15 sedi tra Emilia-Romagna e Puglia. Le operazioni hanno visto il coinvolgimento dei reparti territoriali della Guardia di Finanza di Ferrara, Bologna, Andria, Trani, Molfetta e Crotone, con il coordinamento operativo del Comando Provinciale di Prato.

Sono state disposte misure cautelari reali sui capitali sociali di 8 società che sono state sequestrate assieme a sette appezzamenti di terreno, tre immobili residenziali, un concessionario auto e 41 vetture di lusso, tra cui Ferrari, Lamborghini e Porsche, per un valore stimato di 3,5 milioni di euro. Bloccati inoltre oltre 50 conti correnti con disponibilità liquide superiori a 1,2 milioni di euro. Scattate inoltre perquisizioni in case, imprese e altri immobili nella disponibilità degli indagati.

L’operazione rappresenta uno dei più rilevanti interventi degli ultimi anni in materia di frode sull’importazione di veicoli di lusso. Gli inquirenti sottolineano come il risparmio fiscale illecito fosse utilizzato per sostenere una politica di prezzi fortemente aggressiva.