I sindacati di categoria Siulp e Unarma organizzano un convegno sull'utilizzo delle armi e degli altri mezzi di coazione fisica
«Atto “dovuto”…o atto “voluto”? Tra diritto di garanzia e presunzione di colpevolezza». E’ il tema del convegno, organizzato dal Siulp di Prato e dal sindacato regionale Unarma, che si terrà domani, venerdi 14 novembre, dalle ore 9 presso il salone consiliare del Comune di Prato. Il convegno sarà un’occasione preziosa di formazione per gli appartenenti alle forze dell’ordine e di confronto pubblico sulle regole di ingaggio e sui rischi, legali e penali, che derivano dall’impiego delle armi da parte di operatori di polizia. Prevista la partecipazione delle massime autorità civili e militari della provincia, tra cui il questore di Prato Marco Basile, nonché di personalità del mondo giudiziario, accademico ed istituzionale di livello nazionale.
Il Convegno, che sarà aperto dal segretario generale SIULP di Prato Vincenzo Vassallo, dal segretario generale UNARMA di Prato Davide Murru e dal segretario generale UNARMA Toscana Costantino Fiori. Con il convegno, il sindacato di polizia intende promuovere una sempre maggiore ed approfondita formazione e competenza professionale negli appartenenti alla Polizia di Stato e più in generale alle Forze dell’ordine, affrontando sul piano giuridico e tecnico-operativo la complessa tematica dell’informazione o “avviso” di garanzia che spesso accompagna l’impiego delle armi o degli altri mezzi di coazione in dotazione alle Forze dell’ordine in occasione di eventi lesivi che riguardino i destinatari di tale utilizzo.
Quali sono, allora, le prerogative ed i limiti nell’uso delle armi e degli altri mezzi coattivi in dotazione alle Forze dell’ordine? Indagare un Operatore di polizia che in servizio faccia uso, peraltro nell’adempimento del proprio dovere istituzionale, delle armi e degli strumenti di coazione a disposizione è un atto “dovuto” o resta una scelta “discrezionale”, quindi “voluta” del Pubblico Ministero?
A queste ed a molte altre domande, i partecipanti al convegno, moderato dal giornalista Dario Zona di Tv Prato, cercheranno di dare risposte giuridicamente equilibrate ed esaustive.
Come sottolineano i promotori del convegno, l'”avviso di garanzia”, tradizionalmente presentato all’opinione pubblica come “atto dovuto”, che cade su un Operatore di polizia in caso di impiego delle armi e degli altri mezzi in dotazione, quando la sua condotta sia giudicata dal Pubblico Ministero possibile manifestazione di responsabilità penale per eccesso colposo nelle scriminanti dell’uso legittimo delle armi, della legittima difesa o dello stato di necessità, spesso appare in realtà la soluzione che il Magistrato inquirente sceglie “discrezionalmente” di perseguire, bypassando la preventiva analisi di aspetti e procedure operative di polizia le quali, al contrario, dovrebbero da subito entrare nella valutazione giuridica della vicenda fattuale, già prima di addivenire all’emissione dell’informazione di garanzia.
“La ” scelta” dell’Autorità Giudiziaria di iscrivere nel registro degli indagati il Poliziotto o Carabiniere di turno – aggiungono Siulp e Unarma – rischia così di trasformare un istituto che nasce quale diritto di garanzia in una sorta di “presunzione di colpevolezza” dell’appartenente alle Forze dell’ordine, in attesa di comprendere se la condotta operativa di questo possa essere ricondotta ad una delle ricordate scriminanti, quindi ritenuta giuridicamente giustificata alla luce dei principi di proporzionalità, gradualità ed extrema ratio richiesti dal nostro ordinamento in materia di utilizzo delle armi e degli altri mezzi di coazione in dotazione, ingiustamente purtroppo producendo nell’Operatore di polizia immediate conseguenze estremamente afflittive e menomanti sia sul piano economico e disciplinare che sulle sue legittime aspirazioni ed aspettative di carriera”.
Questi temi saranno affrontati da qualificati relatori come il Dott. Pietro Dubolino, Alto Magistrato in quiescenza della Corte Suprema di Cassazione e già Presidente Emerito della V Sezione Penale della stessa Corte, chiarissimo autore di opere e saggi giuridici monografici o collettanei, nonché di articoli pubblicati da prestigiose case editrici nazionali o da quotidiani e riviste giuridiche specializzate di rilievo nazionale; il colonnello in quiescenza dell’Arma dei Carabinieri Salvino Paternò, Alto Ufficiale che nella sua lunga carriera ha guidato Reparti Operativi dell’Arma anche in difficili contesti territoriali di criminalità organizzata, già docente di Criminalistica presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nonché autore di specifica manualistica pubblicata da prestigiose case editrici nazionali e rivolta in particolare alle Forze di polizia, autore viepiù di importanti contributi giornalistici su quotidiani e riviste del settore di rilievo nazionale.
Completerà il quadro dei Relatori il Dott. Armando Albano, Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Prato, appartenente alla segreteria provinciale SIULP, già autore di importanti manuali di diritto penale riconosciuti “Pubblicazione Scientifica” dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, pubblicati dalle prestigiose case editrici giuridiche “La Tribuna” di Piacenza e “Giappichelli” di Torino in materia di “Uso legittimo delle armi e degli altri mezzi di coazione fisica” e di “Taser”, che affrontano con precisione e competenza le complesse dinamiche connesse all’impiego di tutte le principali dotazioni delle forze dell’ordine, come la moderna pistola ad impulsi elettrici Taser; autore, peraltro, di numerosi inserti giuridici di valenza scientifica da lui pubblicati in materia sulla rivista ufficiale della Polizia di Stato “Poliziamoderna”.
Gli organizzatori rivolgono un sentito ringraziamento alla Confesercenti di Prato, che ha nell’occasione voluto provvedere all’acquisto di 20 copie del Manuale giuridico/operativo “Il Taser” di Armando Albano, dei quali 10 saranno consegnati ad operatori della Polizia di Stato in servizio operativo alla Questura di Prato e 10 ad altrettanti militari in forza al Comando Provinciale dei Carabinieri di Prato, personale che svolge quotidiano servizio operativo sulle strade di Prato, così contribuendo a favorire formazione e preparazione in un settore molto delicato quale è quello dell’impiego operativo del “Taser”. Dell’iniziativa si avvantaggerà non solo il personale operativo, ma la stessa cittadinanza pratese, che potrà così contare su operatori più competenti, preparati e quindi anche più sicuri nell’adempimento del proprio compito quotidiano di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica a Prato.