Al Palazzo delle professioni il convegno promosso dalla Commissione per l’internazionalizzazione dell’Ordine nazionale dei Commercialisti
La Cina rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese e per i professionisti, in particolare per i commercialisti formati per l’internalizzazione, ma per varcare la muraglia e prendere possesso delle chiavi del mercato cinese è necessaria una formazione specifica e la conoscenza della storia e delle regole dell’economia del Paese del dragone. Sono le indicazioni emerse nel corso del convegno promosso, a Prato, dalla Commissione per l’internazionalizzazione dell’Ordine nazionale dei Commercialisti, con il patrocinio dell’Ordine Pratese, con lo scopo di comprendere le dinamiche del mercato cinese e le modalità con cui le imprese italiane possono interagire al suo interno. Ha introdotto i lavori commercialista Carla Fanelli, mentre Giovanni Parente e Filippo Ravone hanno portato – rispettivamente – il saluto dell’Associazione per l’internalizzazione dei commercialisti e dell’Ordine di Prato.
“Per fare business in Cina, dove c’è un’economia solida e in crescita ma troppo poco conosciuta, occorre conoscere a fondo il significato della lingua, la storia antichissima dell’economia cinese, i comportamenti e le regole”, ha insistito Fabio Maria Pessina, professionista attivo da molti anni in Cina. Giovanni Cappietti, altro professionista operativo a Hong Kong e nella Greater Bay Area, ha illustrato la fase di grande espansione, in primo luogo infrastrutturale, dell’area presa in esame, caratterizzata da un sistema giuridico e fiscale da fare proprio e rispettare. Sulle opportunità per i giovani professionisti e sulla necessità di dedicarsi a una formazione approfondita e specifica ha insistito il commercialista Andrea Volpe.
La presenza di imprese italiane in Cina è già indiscutibilmente forte: l’Italia è il secondo Paese europeo per investimenti, le imprese italiane o a partecipazione italiana raggiungono un fatturato di circa 27 miliardi di euro. Sono i numeri messi in evidenza Lorenzo Riccardi, presidente della Camera di Commercio italiana nel corso della tavola rotonda conclusiva a cui hanno preso parte Giulia Massari, delegata per l’internazionalizzazione dell’Ordine di Prato, l’avvocato Benedetto Santacroce e l’imprenditore cinese Giorgio Chen.