13 Giugno 2014

Nessuna offerta per la Fattoria Medicea: deserta la prima asta. Rossi: “Ci stiamo lavorando con il Governo”


Non è arrivata nessuna offerta per il complesso mediceo quattrocentesco delle Cascine di Tavola, messo all’asta dal Tribunale di Prato dopo il fallimento della proprietà La Fattoria Medicea srl. Lo storico bene era posto all’asta a 6 milioni e 260 mila euro, con rilanci minimi di 50 mila euro, ma allo studio del notaio Francesco D’Ambrosi non sono pervenute offerte scritte alla scadenza che era fissata per il mezzogiorno di ieri. Entro le 10,30 di stamani si potevano inviare offerte per via telematica, ma neanche tramite questo canale sono giunte manifestazioni di interesse. All’asta erano finiti oltre alla Cascina, anche altri corpi di fabbrica di dimensioni minori per complessivi 11.152 metri quadri: il Magazzino dei Risi e la Tinaia, Il Mulino e il Brillatoio e Lo Stallone, oltre ad appezzamenti di terreno di pertinenza di circa 10 ettari. L’asta andata deserta è l’ultimo atto di un percorso travagliato che ha visto passare le Cascine di Lorenzo di mano in mano da un privato ad un altro, fino al sequestro nel 2008 da parte della Procura della Repubblica (sul bene era in corso la trasformazione in polo alberghiero, turistico e residenziale), e il fallimento dell’impresa. Nel frattempo lo stato dei manufatti è profondamente degradato: nel corso dei mesi ci sono stati crolli e per la ristrutturazione sarebbero necessari circa 9 milioni di euro. Il Comune, che più volte aveva manifestato l’intenzione di riportare il bene in mano pubblica, non poteva partecipare direttamente all’incanto perchè per effetto della spending review i Comuni non possono acquistare nuovi beni da annettere al proprio patrimonio immobiliare. L’amministrazione Cenni ha sollecitato nei mesi scorsi l’intervento dello Stato e della Regione, che però non hanno partecipato all’asta. Dopo il primo atto a vuoto si procederà ad imbastire una nuova asta entro la fine dell’anno, con la possibilità di rivedere al ribasso il prezzo. E chissà che nei prossimi mesi Comune e Regione non possano mettersi attorno ad un tavolo e accordarsi per riportare finalmente in mano pubblica la Fattoria. “Ci stiamo lavorando anche con il governo e a tempo debito saprete” ha detto stamani il presidente della Regione Rossi, all’uscita da palazzo Chigi, dove si è riunito il tavolo Prato.