Per 34 anni don Giovanni Finocchi è stato sacerdote fidei donum, dono della fede della Chiesa di Prato per la Chiesa in Ecuador. Un impegno missionario condiviso con il fratello don Luca e sostenuto dall’impegno costante e fraterno di tanti amici pratesi, in particolare del gruppo Marimba della parrocchia di Santa Maria delle Carceri.
In cattedrale il vescovo Giovanni Nerbini ha presieduto le esequie del sacerdote morto lunedì scorso all’età di 67 anni all’ospedale di Prato per l’aggravarsi delle sue fragili condizioni di salute. La messa è stata concelebrata dal vescovo emerito Franco Agostinelli e dal clero diocesano.
Quando don Giovanni ha scelto di dedicarsi ai poveri dell’Ecuador era fresco di ordinazione, nel 1991 raggiunse don Luca ad Atacames, poi l’impegno missionario si è spostato a Montalvo e infine a Quevedo. Insieme alle volontarie laiche Marina Blotto e Maura Sabbatini, presenti per 18 anni in America Latina, i fratelli sacerdoti hanno dato vita a scuole, ospedali e nuove chiese.
Grazie alla diretta di Tv Prato la celebrazione è stata seguita in streaming in Ecuador, dove don Giovanni, don Juan, come lo chiamavano i campesinos, ha lasciato una traccia e un ricordo importante. Tante e affettuose le lettere di cordoglio arrivate dall’America Latina al vescovo Nerbini e a mons. Carlo Stancari, padre spirituale di don Giovanni, sepolto nel cimitero della Misericordia.

