Andiamo a conoscere le aziende vincitrici della quindicesima edizione del Premio Santo Stefano, riconoscimento voluto dalla città di Prato per rendere merito a quelle realtà imprenditoriali capaci di avere successo nel pieno rispetto delle regole, dei diritti dei lavoratori e della sostenibilità.
Nasce a Montemurlo nel 2002 da Riccardo Bruni e Nino Cerruti con l’obiettivo di creare tessuti innovativi. Bruni, che nel 2016 diviene l’unico titolare, è un imprenditore cresciuto nell’ambiente tipico pratese, tra il suono e l’odore dei telai. Dopo aver lavorato nelle migliori fabbriche italiane, portando con sé la tradizione tessile, crea Lyria dove poter esprimere al meglio la sua creatività. Il nome dell’azienda ricorda una conchiglia del Pacifico e oggi dà lavoro ad oltre trenta persone. Dopo aver lavorato per vent’anni tessuti per i più importanti fashion designer, dal 2021 Lyria si è aperta al settore dell’interior design, realizzando cuscini decorativi, plaid e tessuti pensati per residenze private, boutique hotel e yacht, collaborando su progetti speciali.
Le motivazioni del Premio
I tessuti realizzati dall’azienda si fondano su un mix di robuste competenze consolidate e di una spiccata attitudine alla sperimentazione creativa. Come risultato di una simile interpretazione dell’arte tessile, l’azienda è ampiamente riconosciuta come azienda leader nell’innovazione di prodotto e ambasciatrice della vivacità dei prodotti pratesi nel mondo. Negli ultimi anni si è particolarmente distinta per la collezione dedicata all’interior design e per la sostenibilità delle proposte in collezione, secondo una filosofia aziendale coerente alla propria storia aziendale.

