18 Settembre 2010

Al lavoro in capannone dichiarato inagibile; denunciata titolare azienda


Sgomberato e dichiarato inagibile,  un capannone del “Macrolotto Zero” ha in realtà continuato a ospitare macchinari e lavoratori. Se ne sono accorti gli agenti dell’unità edilizia e contrasto degrado urbano della polizia municipale di Prato, accorgendosi che dall’interno dello stabile  provenivano i rumori tipici deii macchinari tessili.

Entrati all’interno del laboratorio, dichiarato inagibile dal sindaco e quindi non utilizzabile, gli agenti hanno sorpreso al lavoro la titolare cinese della ditta «Confezione Gianni» insieme a sette connazionali, tutti risultati regolarmente presenti sul territorio. Sul fondo del capannone era stata predisposta una via di accesso attraverso il lucernario, probabilmente utilizzata  per non dare nell’occhio durante gli spostamenti per entrare ed uscire dal locale.

Lì si è recata l’ufficiale responsabile dell’unità, Commissario Flora Leoni, che ha contestato alla titolare, X.Y., cittadina cinese di 68 anni, la violazione dell’art. 650 del codice penale per inosservanza di ordine legittimo dell’autorità. La Polizia Municipale ha così procedendo al sequestro penale preventivo dell’immobile. L’uomo e la donna proprietari del fabbricato, rispettivamente il quarantaseienne B.G. e la cinquantunenne B.A., cittadini pratesi, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per il medesimo reato. Il capannone era già stato oggetto di precedente sequestro durante l’imponente operazione interforze del 16 aprile scorso e successivamente dissequestrato alla fine di luglio, ma già nel mese di maggio il sindaco Cenni era intervenuto con un’ordinanza dichiarando l’inagibilità dell’immobile ed ordinandone lo sgombero.

La Polizia Municipale – si legge in una nota diffusa dal Comune – continuerà a monitorare costantemente i fabbricati interessati alle ordinanze, al fine di garantirne il pieno rispetto: il messaggio che l’Amministrazione vuole così comunicare ai proprietari è che per poter riutilizzare economicamente i laboratori non esistono scorciatoie o furbizie, ma solo la messa a norma degli immobile e l’ottenimento di una nuova agibilità.

Secondo l’assessore alla sicurezza Aldo Milone, i nuovi provvedimenti sono un “monito ad altri proprietari di immobili colpiti dall’ordinanza di inagibilità del sindaco perché questa Amministrazione, attraverso il Corpo di Polizia Municipale, vigilerà in maniera costante per far rispettare il provvedimento. Pertanto si  invita a non tentare di fare i furbi perché a carico degli stessi scatterà la denuncia penale per inosservanza del provvedimento sindacale”.

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