18 Ottobre 2010

Quinto Martini nella collezione
dell’Ermitage di San Pietroburgo


L’Ermitage di San Pietroburgo, uno dei musei più importanti al mondo, acquisirà cinque sculture di Quinto Martini. La notizia è di oggi, data nel corso dell’incontro tra il direttore del dipartimento di arte europea dello stesso Museo statale russo, Sergej Androsov, e gli eredi dell’artista nato a Carmignano all’inizio del Novecento. Le opere donate dagli eredi dell’artista arricchiranno le nuove sale, in corso di allestimento, dedicate alla scultura novecentesca dell’Ermitage.
Sergej Androsov si appresta a tornare in Russia con un’importante acquisizione, dopo la visita odierna al parco museo e alla casa studio Quinto Martini a Seano, dove è stato accompagnato dalla nipote dello scultore, Stefania Martini, e da Teresa Bigazzi, moglie dell’unico figlio, scomparso 3 anni fa, di Quinto Martini.
Ad accompagnare Androsov, uno dei massimi esperti per quanto riguarda la scultura europea del Novecento, c’erano anche il sindaco di Carmignano Doriano Cirri, l’assessore alla cultura Fabrizio Buricchi e il fratello di Teresa Bigazzi, Francesco Bigazzi, diplomatico oggi in pensione, che ha trascorso molti anni della sua attività proprio in Russia.
Durante la visita, Sergej Androsov è rimasto impressionato dalla bellezza del parco museo e dalle opere contenute. «In questo parco c’è tutta la storia artistica di Quinto Martini – ha detto – che ha saputo rappresentare bene la sua gente e questo paesaggio». Per questo motivo l’attenzione del responsabile dell’Ermitage si è concentrata sulle statue in bronzo. Le opere che ha scelto sono infatti presenti nel parco: “Alcea” “Natura” e “Il riposo del mendicante” “Gallo”. Di tutte saranno realizzate copie rifuse in bronzo dai calchi originali in gesso. In più, nei prossimi giorni, lo studioso russo deciderà anche tra un bassorilievo o un ritratto tra quelli conservati nella casa studio.
Le sculture saranno esposte nei primi mesi del 2011, anno della cultura Italia – Russia organizzato in base ad un accordo bilaterale, in una sala dedicata appositamente a Quinto Martini, rtista già noto in Russia grazie ad una serie di litografie esposte dal 1988 nella Biblioteca Lenin di Mosca.

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