18 Gennaio 2011

La console cinese a Montemurlo


Confronto aperto su legalità e scambi commerciali tra la comunità cinese e le istituzioni pratesi. La console cinese a Firenze, Zohu Yumqui, ha visitato oggi il comune di Montemurlo, dove risiedono più di 300 cinesi. La diplomatica è stata ricevuta in mattinata dal sindaco Mauro Lorenzini in palazzo comunale. Poi, dopo aver incontrato gli studenti della scuola primaria Anna Frank e dell’istituto d’arte, Zohu Yumqui è stata accolta, assieme alla sua delegazione, all’interno dell’azienda tessile montemurlese Pontetorto. Lorenzini e Yumqui hanno dibattuto sulla necessità di sensibilizzare i cinesi al rispetto della legge italiana, esigenza finalizzata al contrasto della illegalità economica. Dall’incontro sono arrivate però anche aperture di credito, affinchè la collaborazione tra Italia e Cina consenta alle imprese tessili pratesi di essere presenti sul mercato orientale. Per gli imprenditori montemurlesi se i cinesi rispettano le regole sono una opportunità.

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Alberto
Alberto
13 anni fa

I nostri amministratori locali che da quarant’anni hanno fatto di Montemurlo la discarica della provincia di Prato, riciclando e accettando supinamente ogni decisione presa sopra le loro teste improvvisamente si globalizzano e sbarcano in Cina.
A dire il vero gli esperti di “relazioni cinesi” a Montemurlo non sono mai mancati, esperti sopratutto a curare i loro interessi privati.
Dopo aver fatto morire l’area della produzione industriale del tessile ed esposto i cadaveri nella rotonda di Via Scarpettini (vero museo dell’orrore e dell’incompetenza) adesso stendiamo il tappeto rosso (rosso si, ma di vergogna) a chi produce disoccupazione italiana sul nostro territorio.