Associazione stampa Toscana, Ordine dei giornalisti e Giornalisti degli uffici stampa contro un bando del Comune di Prato. Il bando oggetto di contestazione è quello relativo ad un incarico di sei mesi per esperto di comunicazione. Ordine, Ast e Gus, contestano che l’unica laurea riconosciuta sia quella in Scienze della Comunicazione. “Suscitano forti perplessità – scrivono Ordine, Ast e Gus – anche le funzioni richieste al cosiddetto esperto in comunicazione, tra cui l’implementazione e sviluppo, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo, della produzione di comunicati stampa; il supporto all’ufficio stampa e al portavoce del sindaco nel coordinamento e gestione di eventi comunicativi; lo sviluppo dell’uso di tecnologie avanzate nella produzione di comunicati stampa”. Dal bando – proseguono i tre organismi – emerge una forte confusione tra attività di informazione e comunicazione, che a norma della legge 150 devono essere chiaramente distinte, ma anche tra competenze tecnico-informatiche e competenze giornalistiche”. Ordine, Ast e Gus chiedono pertanto la revisione del bando. Nei prossimi giorni l’Associazione Stampa Toscana provvederà a verificare anche l’impiego di personale non giornalistico in mansioni giornalistiche dell’ufficio stampa, in violazione dell’articolo 9 della 150″.
Associazione stampa Toscana, Ordine dei giornalisti e Giornalisti degli uffici stampa contro un bando del Comune di Prato. Il bando oggetto di contestazione è quello relativo ad un incarico di sei mesi per esperto di comunicazione. Ordine, Ast e Gus, contestano che l’unica laurea riconosciuta sia quella in Scienze della Comunicazione. “Suscitano forti perplessità – scrivono Ordine, Ast e Gus – anche le funzioni richieste al cosiddetto esperto in comunicazione, tra cui l’implementazione e sviluppo, sia sotto l’aspetto quantitativo che qualitativo, della produzione di comunicati stampa; il supporto all’ufficio stampa e al portavoce del sindaco nel coordinamento e gestione di eventi comunicativi; lo sviluppo dell’uso di tecnologie avanzate nella produzione di comunicati stampa”. Dal bando – proseguono i tre organismi – emerge una forte confusione tra attività di informazione e comunicazione, che a norma della legge 150 devono essere chiaramente distinte, ma anche tra competenze tecnico-informatiche e competenze giornalistiche”. Ordine, Ast e Gus chiedono pertanto la revisione del bando. Nei prossimi giorni l’Associazione Stampa Toscana provvederà a verificare anche l’impiego di personale non giornalistico in mansioni giornalistiche dell’ufficio stampa, in violazione dell’articolo 9 della 150″.