4 Marzo 2011

Contratto a tempo indeterminato? Una chimera


Aumentano le assunzioni nel 2010 rispetto all’anno precedente, ma la situazione del mercato del lavoro a Prato è ancora distante dai livelli precedenti alla crisi. Sono stati oltre 41 mila i contratti d’assunzione stipulati dalle aziende pratesi durante il 2010, un numero che porta ad un saldo totale positivo rispetto alle cessazioni di rapporti lavorativi di oltre 3100 contratti. A trovare lavoro sono soprattutto le persone nella fascia d’età fra i 30 e 39 anni, seguiti dai quarantenni. Molto più difficile invece per gli under 30 riuscire a collocarsi in azienda. Analizzando i vari settori del mercato il vero boom di assunzioni è stato garantito dall’abbigliamento con quasi 1800 contratti in più rispetto all’anno precedente, ma anche il commercio e i servizi alla persona fanno registrare un saldo positivo a confronto con il 2009. Le maggiori difficoltà sul fronte occupazionale fanno capo soprattutto alle maglierie e alle costruzioni. A far preoccupare gli esperti sono invece i dati sul precariato. Secondo una ricerca presentata durante il report 2010, i lavoratori con contratto a tempo determinato che passano in due anni al tempo indeterminato sono solo il 48% in pratica uno su due. La transizione è ancora più difficile per coloro che hanno contratti di collaborazione a progetto con solo il 28% che nell’arco di 24 mesi riesce ad ottenere un contratto definitivo. Migliora invece la situazione sul fronte della cassa integrazione straordinaria, che nel 2010 ha visto solo 38 richieste di aziende a fronte delle 53 procedure del 2009. In diminuzione anche il ricorso alla cassa integrazione in deroga e il numero di lavoratori che finiscono nelle liste di mobilità, provenienti soprattutto dal settore tessile e dell’edilizia.

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