7 Aprile 2011

Il Cassero medievale riapre con gli scatti di Biancalani


Torna visitabile, dopo la chiusura invernale, il camminamento del Cassero medievale. L’antica costruzione che collegava il Castello alle mura, collegamento interrotto nell’800 dalla creazione del viale Piave, è un luogo particolare; attraverso il suo percorso, innestato fra antiche abitazioni e recenti trasformazioni – si costeggia anche l’Opificio di John Malkovich – si colgono scorci suggestivi della città. La riapertura coincide con l’inaugurazione di una mostra molto interessante sulla nostra città: “Hic sunt leones – Viaggio nelle terre di nessuno”, fotografie di Andrea Biancalani e testi di Filippo Polenchi. Quello di Biancalani  è un vero e proprio viaggio senza meta nell’esotico urbano: il racconto di un viandante con la macchina fotografica che raccoglie testimonianze di una nuova mappa sovrapposta a un’antica rete, attraversando le zone industriali, i centri commerciali e gli eterni cantieri delle nostre periferie. Il nuovo che calpesta il vecchio e vi si sovrappone incoerente. Come un guard rail che sbarra l’antico sentiero o un muro di cemento che chiude la vecchia via poderale. Terre di nessuno che attraversiamo distratti, deserti che non conosciamo e che forse non vogliamo conoscere. Luoghi selvaggi e inesplorati come quelli che nelle carte geografiche dell’antica Roma e in età successiva, venivano descritti con la dicitura “Hic sunt leones” (Qui ci sono leoni). I racconti di Polenchi sfiorano e incrociano d’improvviso le fotografie e ci parlano di storie, come piccole urgenze misteriose. Di personaggi alla ricerca di una provvisoria felicità, di un piccolo mistero di comprensione attraverso il nulla che li circonda. “E’ intenzione dell’assessorato alla cultura – sottolinea l’assessore Anna Beltrame – qualificare sempre di più il Cassero Medievale come photo-gallery cittadina e il risultato suggestivo di questa esplorazione, visiva e letteraria, ci sembra il modo migliore di inaugurare la stagione 2011”. La mostra, che continuerà fino al 5 maggio, si può visitare tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 16 alle 19, l’ingresso è libero.

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