La “terza vita” dei profughi provenienti dalla Libia


Nei loro occhi è nei loro racconti è rimasta la guerra e tutti i suoi orrori. Nella casa Madonna della Tenerezza di Cerreto, dove sono ospiti, i 14 profughi provenienti dalla Libia hanno ricominciato la loro terza vita. Sono infatti tutti originari di altri paesi – Nigeria, Bangladesh, Pakistan, Burkina Faso – che in Libia vivevano e lavoravano da anni. E che hanno perso tutto allo scoppio della guerra civile. Come i genitori di Jessica, la piccola di sette mesi, coccolata da tutti i volontari dell’Opera Santa Rita e della Caritas.
I quattordici profughi, con il supporto della Questura, stanno completando le pratiche per la richiesta di asilo politico. Nel frattempo hanno iniziato ad ambientarsi nella struttura di Cerreto, fra i lavori domestici, le prime prove di giardinaggio, e qualche calcio al pallone.

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