Dopo la delusione tante incertezze nel futuro
del Prato.

Maledetti spareggi verrebbe da dire. Il Prato quattro volte è arrivato in finale play off e ha sempre perso. Due anni fa la gioia si spense a Giulianova, ieri è accaduto a Carrara. Sembrava che fosse la volta buona, dopo la vittoria dell’andata, ma ancora una volta il Prato è caduto sull’ultimo ostacolo. Una sconfitta che cancella il sogno e riporta i biancazzurri alla dura realtà della Seconda Divisione. Dopo un campionato alterno, nelle ultime 5 giornate il Prato aveva fatto percorso netto, arpionando il terzo posto. La semifinale con L’Aquila resterà per sempre indelebile, soprattutto per la gara di ritorno, col Prato autore del gol qualificazione all’ultimo secondo in 8 contro 10. Una sconfitta che lascia amarezza e delusione nei protagonisti in campo, nel tecnico e nella dirigenza. Una volta smaltita la delusione si dovrà pensare al futuro e ad un eventuale ripescaggio in Prima Divisione, anche se il presidente Toccafondi ha lasciato intendere di non avere molta intenzione di presentare la domanda. Resta incerto il futuro di molti giocatori in scadenza di contratto, del tecnico Bellini e anche del vicepresidente esecutivo Nicola Radici, la cui permanenza a Prato non è affatto scontata. I buoni risultati hanno riavvicinato i tifosi allo stadio. Ieri gli ultras hanno comunque voluto manifestare alla squadra il loro attaccamento, aspettando il ritorno del pullman allo stadio e accogliendo i giocatori con cori ed incitamenti.