Escherichia coli, Asl 4: “Niente allarmismi, meglio adottare sempre norme igieniche”
L’epidemia di gastroenterite e danno renale che ha colpito la Germania e buona parte dell’Europa del Nord dovuta a un batterio della famiglia degli Escherichia coli sta destando preoccupazione nell’opinione pubblica. Il livello di allerta da parte delle Autorità Sanitarie competenti europee è alto al fine di individuare il veicolo della infezione e le modalità di contagio, ma l’allarmismo risulta ingiustificato. Le strutture organizzative della ASL 4 che si occupano di Sicurezza Alimentare sono costantemente in contatto con le Istituzioni scientifiche nazionali. In particolare l’Unità funzionale Igiene degli alimenti e della nutrizione, sottolinea che, nella gestione di qualsiasi malattia trasmessa da alimenti, risultano fondamentali alcune elementari norme igieniche. Queste le basilari: evitare di consumare alimenti crudi (latte, uova, carne o pesce), lavare con acqua corrente la frutta e la verdura, curare la pulizia di taglieri e utensili da cucina, lavarsi adeguatamente le mani prima e durante la manipolazione degli alimenti (ad esempio dopo aver toccato carne cruda o uova) e dopo essere stati in bagno. Questi semplici norme igieniche risulteranno sempre utili anche dopo che il clamore per questa epidemia sarà passato. L ’Escherichia Coli è un batterio da tempo conosciuto. Esso, infatti, è uno dei principali batteri formanti la flora intestinale dell’uomo e di molti animali a sangue caldo. Soltanto alcuni suoi ceppi sono patogeni, cioè in grado di produrre malattia, e fra questi spiccano i ceppi chiamati Enteroemorragici. Uno dei ceppi Enteroemorragici ad oggi più conosciuto è il sierotipo O157:H7, noto per aver prodotto negli anni ’80 una epidemia di colite emorragica negli Stati Uniti (riportabile al consumo di hamburger contaminati poco cotti) o nel 2006, sempre negli Stati Uniti, (riportabile al consumo di spinaci contaminati da acque di fiume e reflui provenienti da allevamenti bovini). Il ceppo coinvolto attualmente in Germania è stato identificato come sierotipo O104:H4, precedentemente sconosciuto, tanto che la metodica di laboratorio per il suo riconoscimento negli alimenti è stata messa a punto proprio in queste settimane dal Laboratorio di riferimento comunitario che ha sede a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità e che ha spiegato come l’allarmismo verso il consumo di verdure sia ingiustificato. Il ministero della Sanità invita le persone che hanno recentemente soggiornato in Germania a prestare attenzione alla comparsa di sintomi gastroenterici e nel caso di diarrea emorragica di rivolgersi al proprio medico.
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