CARLESI (PD) A RUOTA LIBERA SU SICUREZZA, URBANISTICA E CULTURA
“L’eroe del già visto (Panariello) esiste. Prato non più. E’ la seconda considerazione, alla fine di una settimana nella quale abbiamo assistito a un altro omicidio (bravi i carabinieri a risolvere subito il caso), a una marcia indietro dell’assessore sceriffo sui militari (che certo troverà da smentire e polemizzare, lui che racconta tutto e il contrario di tutto), e a un Comune e una Provincia che hanno privato la città di un simbolo come la sua corsa ciclistica. Se il gran premio Industria e Commercio non si farà, non sarà la fine del mondo ma un segnale grave di quello che sta accadendo. Prato è una città in balìa di se stessa. Bene ha fatto il procuratore capo Piero Tony a sottolineare che è mancato un dibattito politico ampio sul recente assalto alla casa del presunto pedofilo di Iolo. La città – aggiungo – è senza guida politica e senza un’amministrazione comunale capace di guardare più in là di quattro (certo da riparare) buche. Una città dove, se non si è cinesi o non si ha la sfortuna d’imbattersi in un posto di blocco in grande stile, passa di tutto e tutto è di fatto permesso. Corrono brutti tempi e corrono, tanto per spostare più in là l’auspicabile inizio d’un dibattito alto e proficuo, tempi di vacanza. Vale però la pena porre in agenda, subito, tre punti. Primo. L’urbanistica. E’ dal recupero del Macrolotto zero e di tantissimi, e sparsi, volumi che si vorrebbe far ripartire la città. Come, però? Lasciando fare e disfare liberamente ai privati o ponendo vincoli seri? In urbanistica, i vincoli non sono privazione ma libertà di restituire a zone di una città la dignità che compete loro e a tutti gli abitanti della stessa città servizi e spazi. Di fronte ai fenomeni sottovalutati di devianza giovanile qualcosa può essere fatto proprio ricavando “centri servizi” per i più giovani quando andremo a prevedere gli standard per recuperare i grossi volumi industriali di una Prato che non c’è più e che non tornerà. Sui giovani, per altro, abbiamo presentato un’interpellanza che giace in consiglio comunale da tempo. Troppo tempo. Secondo. La sicurezza. Quando dicevamo, contraddetti dall’assessore Milone (durante e dopo la campagna elettorale) che servivano uomini per le forze dell’ordine e non militari, con tutto il rispetto che si deve loro, venivamo tacciati di persone che non tengono conto dell’argomento sicurezza. Qualcuno ci spieghi, in due anni, che cosa è cambiato, in virtù di una politica diretta soltanto a reprimere l’illegalità cinese (cosa da fare con personale qualificato, come abbiano visto in alcune importanti operazioni condotte dalle forze dell’ordine e coordinate dall’antimafia, e studi approfonditi, anziché solo con maxi blitz che sacrificano il vero risultato in nome della visibilità di qualcuno). La realtà, per altro, è diversa. Da Roma, dove si continua per inciso a discutere all’infinito degli aiuti economici per Prato, arrivano tagli al personale di questura e carabinieri. Ne servono di più. Come servono gli specialisti dei controlli sull’evasione fiscale, e non solo quella dei cinesi. Terzo. La cultura e lo sport. Ho fatto cenno, non a caso, al Gp Industria e Commercio. La corsa è qualcosa che appartiene a tutti i pratesi e della quale i pratesi, salvo interventi dell’ultimo istante, verranno privati. Si parla di pratesità e si priva Prato del grande ciclismo. Dieci e lode. Cultura significa mantenimento di tradizioni, dialogo, azioni forti sul piano della coesione sociale. Il Comune che ha fatto? Ha chiamato Panariello e Battiato, tanto per restare all’estate, e li ha conditi con una serie di micro-eventi. Non è con gli eventi, grandi e piccoli, che si fa cultura. E’ anzi vero il contrario: è una città forte della sua cultura e capace di produrne a far sì che eventi di primo piano possano essere accolti. Pistoia è a 15 chilometri. Una città viva, pur con i suoi problemi. Chi volesse darci un’occhiata è pregato di farlo. Forse, per un’ora, dimenticherà con sollievo due anni di giunta Cenni e, più in generale, nessuno escluso, di diatribe e immobilismo di carattere politico”.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. OK
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.