20 Luglio 2011

IL MITO AMERICANO, ovvero: trovare lavoro a New York


Si sente sempre parlare, di questi tempi, di Obama, di default, di tetto del debito da innalzare e di disoccupazione che, anche in America, cresce. Stando a contatto quotidiano con le cose, pero’, si colgono anche i dettagli di questa situazione. Leggo per esempio nella mia solita rassegna stampa quotidiana locale che anche  a New York i giovani vivono tempi difficili per cercare lavoro.  Fosse anche un lavoro stagionale, come fare il cameriere d’estate etc.

Gli employers, i datori di lavoro, dicono loro “Scusa, ragazzo, ma non posso aiutarti”. Quei posti vacanti, infatti, ormai sono appannaggio dei tantissimi disoccupati americani. Uomini e donne di 40-50 anni che anche qui in America – molti a New York – fanno le file negli uffici di colllocamento.

L’altra cosa che noto è: ok, gli Stati Uniti hanno un presidente nero. Uno degli uomoni piu potenti della terra (forse il piu potente?) è nero. Ma il passato di separazione si legge ancora molto nella composizione sociale della città. Molti neri fanno gli uscieri, i guidatoiri di bus, i commessi nelle grandi catene. Lavorano nei supermercati, in buona compagnia con i latinos, con i portoricani che a New York sono tantissimi.

Stando poi alle statistiche del US Department of Labor (il Ministero del Lavoro americano) per il secondo trimestre del 2011, un uomo bianco con eta’ superiore ai 25 anni e un lavoro a tempo pieno ha avuto un salario medio di 909 dollari a settimana, contro i 698 dollari di un uomo nero nella stessa fascia di eta’, i 615 di un latino o ispanico e (sorpresa?) i 992 dollari di salario medio settimanale di un asiatico (vorrei anche aggiungere come postilla polemica che, in media, una donna bianca oltre i 25 anni guadagna 735 dollari a settimana…).

Il mito d’America vacilla? Il riscatto sociale non è possibile? Vivendo a Manhattan tutto appare molto chiaro: New York è una città crudele, crudelissima, una città senza compromessi. O ce la fai, e resti a galla da solo, oppure affondi. E non è ben chiaro chi possa venire a salvarti.

Detto questo, e’ anche una citta’ in cui il merito, ancora, vale: se hai dette carte, se hai della voglia, energia, intraprendenza… allora hai i punti per riuscire. In questo e’ una citta’ favolosa. E per questo, anche, e’ crudele. Sembra sempre che sia li’ a dirti: “Io ti ho dato tutto: persone, occasioni, luoghi. Se fallisci, e’ solo colpa tua”.

Anche questa e’ New York.

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Paolo
Paolo
12 anni fa

E tu? Riusciresti a rimanere a galla? 😉
P.s.: non sono proprio pochissimi 800 dollari a settimana…

Luci
Luci
12 anni fa

non sono pochi, no. ma con la prima settimana di stipendio ti ci paghi (solo) l’affitto. di una CAMERA, bada bene, non di un intero appartamento….