11 Luglio 2011

PEOPLE, LET ME INTRODUCE YOU… THE MAN IN THE SNAKESKIN JACKET


La sua giacca di pelle di pitone sta facendo discutere l’America, mandando nei pazzi gli animalisti. Nei blog c’e` chi parla di “perfect casting”, e chi (dice) di cambiare canale ogni volta che il suo barbone sardonico appare sulla scena di un incontro tra i sonagli. E’ Rocco Di Gregorio, protagonista del nuovo spot della Heineken, attore italiano che qualcuno di voi avra’ senz’altro visto (anche) nei panni del manomorta Giorgio nella piu` recente serie dei Cesaroni. In quel caso senza barba. Anyway: per me lui e’ stato il primo vero padrone di casa qui nella Big Apple. Prima ancora di arrivare a Gramercy.

E anche per lui e’ valsa la stessa cosa: fratello di amico di amici etc., link  passpartout necessario per avere una stanza nella casa dell’ East Village (altro luogo cool di Manhattan, sebbene causa prezzi tanti “hipsters” oggi siano costretti alla fuga verso Williamburg, a Brooklyn, ma per intendersi un posto in cui negli anni ’60/’70  trovava casa la Beat Generation e nei cui clubbini “off off” hanno mosso i primi passi molteplici personaggi tra cui Patti Smith, Madonna, The  Strokes e i Talking Heads. Oggi l’East Village continua comunque a essere uno dei luoghi giovani di Lower Manhattan, pieno di locali un po’ hip e un po’ hippie, affitti piu` o meno affrontabili e non, un posto in cui alla gente piace abitare un po’ per il suo verde e le sue case basse, un po’ perche’ per chi arriva a New York, arrivare nel Village e` arrivare nella storia).

Insomma. Una mattina, senza preavviso, Rocco Di Gregorio esce di casa e non ne abbiamo notizie per una settimana. Era a Los Angeles, dove Noam Murro, attualmente tra i piu’ famosi registi di commercials del mondo, lo aveva voluto come protagonista del suo megaspot. Che e` gia` in onda da qualche giorno sulla tv americana (con tempismi peraltro a noi putroppo ignoti…)
Gli animalisti dicevo sono gia’ inferociti: “Salvate il pitone!”, dicono. Ma c’e’ anche chi di questo singolare spot gia` ne ha fatto un cult.

Da noi una storia cosi’ fa “notizia” (e infatti eccomi a raccontarvi di questa conoscenza un po’ singolare), ma a New York situazioni del genere sono davvero all’ordine del giorno, e se per esempio Oliver Stone sta ordinando una birra al bancone a fianco a te, la gente nemmeno si gira (Mi è capitato, credetemi, e per non essere da meno ho fatto finta di niente anche io, come a dire: “Oliver, ancora tu? Tanto, ti ribecco anche domani in qualche altro baretto dai”. Vorrete mica che faccia sempre la provinciale, eh?).

Insomma, un attore a New York… La città ne è letteralmente invasa. E dove, se non qui? Attori e modelle. Alcuni sfondano, e ce la fanno, altri restano piu’ indietro, nell’ombra. E intanto magari si arrangiano facendo qualche lavoretto come diversivo.
Anche questo e’ Manhattan. Un posto dove non sai mai quello che ti capita, ma dove puoi star sicuro che, armati di una buona dose di talento e fortuna, qualcosa prima o poi puo` accadere.