CARLESI (PD): “IL CONSIGLIO COMUNALE CHIEDA A GOVERNO E PARLAMENTO DI VALUTARE LA PARTICOLARE SITUAZIONE DI PRATO”
“In attesa che la giunta comunale e le forze di maggioranza si facciano sentire e che, soprattutto, la manovra varata dal Governo approdi in Parlmamento, Prato deve muoversi compatta. Chiedo, di conseguenza, che prima del 22 agosto si riunisca la conferenza dei capigruppo per redigere un telegramma da inviare al Governo e ai presidenti di Camera e Senato, per fare presenti i seri rischi che corre la città”. L’invito è del capogruppo del Pd, Massimo Carlesi, che teme che i tagli annunciati possano compromettere ogni tentativo di far fronte “alla crisi, alla forte immigrazione, all’insicurezza sociale, all’illegalità e alla criminalità”. “Possiamo non essere d’accordo sui mezzi per affrontare i temi sociali e della sicurezza – osserva Massimo Carlesi – Non possiamo però restare fermi di fronte al pericolo di essere posti in un angolo e inerti”. “Quella del telegramma, visti i tempi ristretti, è una mossa urgente per sollecitare l’attenzione su Prato da parte di Governo, che ha promesso tanto e che adesso ci colpisce indiscriminatamente, e Parlamento che, nell’apportare le modifiche che si riterranno necessarie, dovrà considererare il grave stato di crisi nel quale si trova oggi una realtà, come la nostra, che ha dato tanto al Paese”. “Il rischio concreto, con i tagli al Comune e l’aumento delle addizionali Irpef e con altre misure contenute nella manovra, è di rendere ancora più ardua la vita di chi già è in forte difficoltà. Dobbiamo, insieme, scongiurare che tutto ciò si rifletta sulle persone più svantaggiate, sulle famiglie in difficoltà e su chi ha sempre pagato le tasse. Chiediamo, semmai, di far pagare chi evade, ferma restando l’attenzione da porre verso i piccoli lavoratori autonomi che non riescono a fronteggiare la situazione”, aggiunge Carlesi. “Esistono inoltre zone d’ombra legate alla soppressione della Provincia – riprende il capogruppo del Pd – Dobbiamo chiedere garanzie e, nel caso, correzioni, qualora dovessero scomparire Prefettura, Questura, Comandi provinciali e così via. Il pericolo, in questo caso, è che tutti gli sforzi sui versanti della sicurezza e della coesione sociale vengano vanificati in un solo colpo”. “Una cosa è non essere d’accordo sui metodi – conclude Carlesi – Un’altra, lo ripeto, è non poterci fare più nulla. E’ per questo che mi auguro che la mia richiesta venga accolta dal presidente Maurizio Bettazzi e da tutti i gruppi consiliari. Mandiamo un telegramma di “protesta” al Governo, in tempi rapidissimi, e successivamente concordiamo un documento di tutto il Consiglio comunale”.
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