29 Agosto 2011

Giallo di via Ariosto. Il caso si complica


Chi ha sparato? È questa la domanda che resta per ora senza risposta. Il giallo di via Ariosto, ad un mese dall’accaduto, si complica.
L’esame dello stub avrebbe infatti rivelato tracce di polvere da sparo sulle mani delle due vittime – i fidanzati Sara Baldi ed Imad Merouane – e del padre di Sara, Roberto Baldi. L’esame serve per capire se una persona ha usato di recente un’arma da fuoco. Su indice e pollice di chi spara si depositano infatti tracce di metalli pesanti rilasciati dall’arma.
Il fatto che le tracce siano presenti su tre persone può essere spiegato o con il maneggiamento dell’arma dopo lo sparo o con la vicinanza della vittima alla stessa arma che ha sparato.
Tocca al reparto investigazioni speciali stabilire chi dei tre abbia effettivamente sparato e chi invece ha accumulato le tracce solo per la vicinanza all’arma o per averla maneggiata successivamente. Gli inquirenti, i sostituti procuratori Eligio Paolini e Roberta Pieri, forse non sono convinti fino in fondo della versione fornita dal padre di Sara, che è stato nuovamente ascoltato nei giorni scorsi. L’uomo ha confermato la sua versione. Ovvero di aver scoperto i cadaveri dei due fidanzati la mattina del 26 luglio verso le 11, di aver riportato i due fucili nella sua abitazione e di aver chiamato i carabinieri.

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