15 Agosto 2011

GLI STATI UNITI SONO DAVVERO IL PRIMO PAESE DEL MONDO?


Gli Stati Uniti sono davvero il primo paese del mondo? A chiedermelo, una mattina davanti a un muffin e un caffè americano con ghiaccio è Anna, una delle mie amiche italiane in questa avventura al di là dell’oceano. Resto a pensare un attimo, poi facciamo il conto delle cose che, in America, stonano tanto, e sembrano così lontane dalle luci fluorescenti dei grattacieli di Manhattan.

1. Tanto il centro città è il cuore delle mille attività con palazzi altissimi, scenari futuribili, strade stracolme di via vai continuo, così le periferie delle città sono spesse volte desolate e desolanti. al limite della sicurezza, anche a poche fermate di metro dal cuore della City. Nelle periferie si aprono vasti spazi, strade deserte o percorse da macchinoni, edifici trascurati e casette che spesse volte sono prefabbricate. Il tramonto cala su scenari da film, ma non saprei dirvi che genere di film. Comunque, qualcosa di malconcio, e polveroso, sullo sfondo dei grattacieli di Midtown.

2. Topi e scarafaggi: nella metro, per strada, a volte nelle case. Sono la maledizione di Manhattan, insieme ai bed bugs, cimici da letto sconosciute da noi, ma talmente comuni qui a New York che una volta alla settimana, come da noi passa l’arrotino, qui arriva a bussare alle porte delle case l’omino armato di disinfestante per liberare divani, letti, lenzuola, coperte, abiti dalla eventuale pestifera presenza. E i ratti nella metro: l’altra notte leggevo sul giornale che un ratto ha mangiato la faccia di un barbone che dormiva ignaro tra i binari. Senza contare che a Manhattan la raccolta differenziata è ancora qualcosa che viene fatta in modo opinabile, e non obbligatorio.

3. Fili della luce: nella patria di Steve Jobs, Facebook, Microsoft, della Nasa e del Pentagono, i pali della luce sono fatti di legno e i fili corrono scoperti a poca distanza dalle finestre delle case. Non serve andare chissà dove, se ne vedono in tante grandi città, da Chicago a Philadelphia passando per non poche zone di New York. In tutta sicurezza…

4. Scale antincendio: sono quelle rugginose e strette (non più di una persona per volta) che corrono su e giù per le facciate di tantissimi palazzi, tanto da essere soggetti privilegiato delle foto dei turisti, per i loro colori in scala con l’intonaco o i mattoni, o per la loro geometria seriale. Ma se pensassi di salvarmi da un incendio usando quelle (in un paese dove per le strade il secondo rumore per frequenza dopo i clacson dei taxi è quello delle sirene del 911), non so, vorrei non dovervi dire come ne cavo la pelle.

5. Assicurazione sanitaria: non lo dico io, ma cito un famoso chef franco tedesco della Lexington avenue con cui ho avuto il piacere di conversare l’altra sera. “E’ roba da terzo mondo”, mi ha detto. Tanto per dare un piccolo esempio, quando su un incidente arriva un’ambulanza, la prima cosa che fa è chiedere alle persone coinvolte se hanno o meno l’assicurazione. Solo in caso di risposta affermativa, allora, intervengono.

Detto questo: gli Stati Uniti, in mezzo alle mille contraddizioni (ne ho citate solo alcune) vi danno la sensazione di essere il primo paese del mondo?

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renzo pilade giusti
12 anni fa

gli USA come il sole, quando ti avvicini vedi le macchie. Ho visto tutto il mondo e vissuto in 16 paesi, in Toscana siamo in paradiso e non teme confronti.