8 settembre, la festa più amata dai pratesi.
Gli appuntamenti in Diocesi


Sono 870 anni che la Sacra Cintola – il simbolo di Prato – si trova a Prato. Fu il mercante Michele Dagomari a portarla in città dalla Terrasanta nel 1141; l’aveva ricevuta in dote dalla moglie, la palestinese Maria, sposata in occasione un viaggio a Gerusalemme e morta durante la traversata di ritorno in mare. La Cintola fu lasciata in dono nel 1172 alla Chiesa di Prato, da allora è il segno più pregnante dell’identità religiosa e civile pratese. E la città torna l’8 settembre, ancora una volta, a rendere omaggio alla reliquia conservata nella basilica cattedrale di Santo Stefano e con essa alla Vergine Maria nella festa della sua Natività.

La ricorrenza entra nel vivo il giorno della vigilia, domani mercoledì 7 settembre. Alle 17,30 ci sarà la recita dei primi vespri della solennità; alle 18 celebrazione della messa presieduta da mons. Anton Cosa, vescovo di Chisinau, in Moldavia, con cui la nostra Diocesi ha avviato un progetto di cooperazione. Dal pomeriggio la reliquia sarà esposta alla venerazione dei fedeli nella Cappella del Sacro Cingolo: tutti possono entrare in questo luogo solitamente inaccessibile e vedere e venerare da vicino la sottile striscia di lana che un’antica tradizione vuole abbia cinto i fianchi della Madonna. La reliquia sarà esposta nelle stesse modalità anche per l’intera giornata successiva.

Il programma dell’8 settembre comincia con le messe delle 7,30 e delle 8,30 in duomo. Alla messa delle 7,30 parteciperà anche la comunità parrocchiale di Capalle, nel Comune di Campi Bisenzio e in Diocesi di Firenze. Si tratta di un’antica tradizione che vede tante persone di quella parrocchia raggiungere a piedi in pellegrinaggio la Cappella del Sacro Cingolo per omaggiare la reliquia mariana.

Alle 10, il solenne pontificale, presieduto da mons. Luciano Giovannetti, vescovo emerito di Fiesole e concelebrata dal Vescovo di Prato mons. Gastone Simoni, da mons. Anton Cosa e da mons. Paolo Palazzi vicario generale della diocesi di Pistoia. L’accompagnamento musicale è affidato alla Cappella musicale del Duomo. Saranno presenti le delegazioni ufficiale di Comune e Provincia. Nel corso della celebrazioni saranno benedetti i vessilli della Societas Populi Terrae Prati, cui toccherà il compito di aprire il Corteggio. Saranno inoltre offerti i ceri alla cappella della Cintola da parte della città.

Al termine della Messa, ci sarà una speciale ostensione del Sacro Cingolo particolarmente pensata per i malati presenti in Cattedrale. Alle 17, il Rosario e i Vespri solenni, alla presenza del Capitolo di Santo Stefano; alle 18 la Messa.

Il Corteggio storico, che segna l’inizio del clou della festa, comincia alle ore 20,30; al termine, intorno alle 23, all’interno del duomo e sulla piazza dal pulpito di Donatello, si terrà la solenne Ostensione del Sacro Cingolo officiata da mons. Giovannetti. Il tutto si concluderà, intorno alle 23,30 con lo spettacolo pirotecnico-musicale offerto dall’Amministrazione Comunale. Quest’anno, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, i fuochi saranno tricolore con sottofondo dell’inno di Mameli.

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