Cinque giovani malviventi rapinano una donna cinese Preso dalla polizia un 23enne di Prato
Una ventiduenne cinese è stata rapinata ieri notte in via Palermo, mentre rientrava a casa. La donna è stata accerchiata da cinque giovani, presumibilmente italiani, che l’hanno picchiata, gettata a terra e derubata della borsetta, contenente 200 euro in contanti, per poi darsi alla fuga. La 22enne, soccorsa dal 118, ha riportato ferite guaribili in 5 giorni. Le volanti hanno diramato un’ampia battuta di ricerca nella zona, che ha dato i suoi frutti un’ora dopo quando la pattuglia, circolando a fari spenti, ha avvistato e bloccato un giovane corrispondente alla descrizione fornita dalla vittima. Il ragazzo, un 23 enne fiorentino residente a Prato, con precedenti di polizia, è stato riconosciuto dalla cinese e – messo alle strette dagli agenti – ha fatto alcune ammissioni utili ad individuare i quattro complici. Nei suoi confronti, è scattata una denuncia a piede libero per il reato di rapina.
Questi fatti non devono accadere! poteva essere cinese, italiana, albanese o di qualsiasi altra nazione: è il fatto stesso un sopruso verso il prossimo, un negare la libertà altrui, un creare tensione e diffidenza generale. Non so chi sia questa cinese, nè da dove tornava, nè chi siano questi aggressori (italiani almeno sembra – bell’esempio che diamo); so sostanto che questa ragazza poteva essere mia figlia e non mi sembra giusto che si debba vivere con l’ansia di questi fatti finchè uno non è rientrato in casa! (anzi neppure più in casa nostra siamo tranquilli viste le vicende – anche personali – che capitano)!
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Questi fatti non devono accadere! poteva essere cinese, italiana, albanese o di qualsiasi altra nazione: è il fatto stesso un sopruso verso il prossimo, un negare la libertà altrui, un creare tensione e diffidenza generale.
Non so chi sia questa cinese, nè da dove tornava, nè chi siano questi aggressori (italiani almeno sembra – bell’esempio che diamo); so sostanto che questa ragazza poteva essere mia figlia e non mi sembra giusto che si debba vivere con l’ansia di questi fatti finchè uno non è rientrato in casa! (anzi neppure più in casa nostra siamo tranquilli viste le vicende – anche personali – che capitano)!