Creaf, l’assemblea dei soci dice sì al centro di ricerca italo-cinese. Cenni contrario
L’assemblea dei soci di Creaf, alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale Simoncini, si è espressa favorevolmente sulla possibilità di accogliere il progetto della Regione sul Centro di ricerca italo-cinese sul tessile. Sulla questione, che ha visto la contrarietà espressa dal sindaco di Prato Roberto Cenni, si dovrà esprimere a breve il tavolo di distretto. L’assemblea di Creaf ha approvato a maggioranza altri due punti all’ordine del giorno: la conferma in blocco del consiglio di amministrazione e l’indizione di un bando di gara per affidare a un manager il compito di coordinare l’attività del Creaf. In entrambe le votazioni il sindaco di Prato Roberto Cenni si è astenuto.
Ha veramente ragione il Sig. Cenni. Per una persona veramente competente del settore vuol dire svendere davvero la massima e ancora prima attività di Prato. possibile che al Creaf non lo capiscano. non c’è neanche un pratese tra i soci? perchè l’unica ragione può essere questa.
Qualche anno fa, una delegazione di cinesi dalla Cina, ha comprato una certa quantità di piante di olivo che poi ha trapiantato in Manciuria. L’olio cinese si acquista al supermercato oggi ad una media di 2 euro al litro. un toscano lo riconosce. e’ molto più leggero, del nostro…e questi sono i risultati di studi di settore..
Rigotti Fedora
11 anni fa
dobbiamo mantenere il nostro commercio. se vendiamo il nostro olio di Carmignano a qualcuno dei nuovi ricchi cinesi, 200milioni, va bene. noi compriamo il loro, e loro il nostro..ma quelle che sono le nostre idee..,no. le idee se le inventino, se le creino, noi ce le creiamo. le copiano? possono copiare. ma copiare e basta. copiare non clonare.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice. OK
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Ha
veramente ragione il Sig. Cenni. Per una persona veramente competente del settore vuol dire svendere davvero la massima e ancora prima attività di Prato. possibile che al Creaf non lo capiscano. non c’è neanche un pratese tra i soci? perchè l’unica ragione può essere questa.
Qualche anno fa, una delegazione di cinesi dalla Cina, ha comprato una
certa quantità di piante di olivo che poi ha trapiantato in Manciuria. L’olio cinese si acquista al supermercato oggi ad una media di 2 euro al litro.
un toscano lo riconosce. e’ molto più leggero, del nostro…e questi sono
i risultati di studi di settore..
dobbiamo mantenere il nostro commercio. se vendiamo il nostro olio di Carmignano a qualcuno dei nuovi ricchi cinesi, 200milioni, va bene. noi compriamo il loro, e loro il nostro..ma quelle che sono le nostre idee..,no.
le idee se le inventino, se le creino, noi ce le creiamo. le copiano? possono copiare. ma copiare e basta. copiare non clonare.