17 Novembre 2011

Alla scoperta di se stessi con Odissea Dj


L’Odissea ci indica l’importanza del raccontare, come elaborazione di un vissuto di difficoltà e sofferenza. Il racconto è necessario perché significa rigenerazione. Allo stesso tempo l’Odissea ci ricorda che raccontare vuol dire percorrere la linea sottile della verità e della finzione. Si può infatti raccontare la realtà deformandola secondo il proprio punto di vista. Ho pensato di evidenziare l’ambivalenza del racconto intrecciando il piano esistenziale con quello politico, in un continuo gioco di specchi e di rimandi, in cui vediamo la nostra immagine che si rispecchia nelle braccia di Calipso e Peppino Impastato riflesso nello spirito audace di Ulisse. Tutto evocato tramite le voci, che sono il cuore di questo appassionato viaggio sonoro, sostenuto dal soul di Alberto De Benedetti, definito dalla critica ‘Il miglior funk man d’Italia’.  De Benedetti lega il suo nome ad alcuni gruppi cult della scena indipendente italiana come le Voci Atroci, i Sensasciou e soprattutto Blindosbarra. Ha registrato una dozzina di CD e si è esibito migliaia di volte in Italia e all’estero, fra cui  MTV day, concerto del Primo Maggio a Roma e l’apertura del concerto degli U2 a Reggio Emilia. Il regista è Luigi Marangoni, diplomato alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, attore regista e narratore di audiolibri, collabora con compagnie di ricerca e teatri stabili in Italia e all’estero. Per un anno ha condotto un laboratorio nel carcere della Giudecca a Venezia e per due anni nella Casa Circondariale di Rovigo che lo portano, come regista, alla creazione dello spettacolo “Il rumore dell’amore”, prodotto dalla compagnia di danza contemporanea Fabula Saltica nel 2009, con le coreografie di Vito Alfarano.. Nel 2010 fonda  dinamiciteatri, progetto di cui fa parte Odissea con dj. A prato lo spettacolo andrà in scena al Teatro Fabbricone, dal 18 al 20 novembre.

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