16 Novembre 2011

La “Vergogna” di via Ciulli


Un maxi striscione, con la scritta a caratteri cubitali “Vergogna”, è stato affisso all’inferriata che chiude l’accesso al sottopasso di via Ciulli, sequestrato dalla magistratura dopo la tragica alluvione del 5 ottobre del 2010, dove  persero la vita tre donne, e da allora mai riaperto.
“Non conosciamo gli autori di questo gesto – commenta Giovanni Mosca, presidente della circoscrizione Prato Ovest –  tuttavia  condividiamo il senso di protesta. Fino ad oggi nessun ha fatto niente per la riapertura e  per mettere in sicurezza il sottopasso. La Circoscrizione  aveva richiesto di riaprire quantomeno il  passaggio pedonale al fine di consentire alle tante persone di raggiungere chi proviene da Galciana  la zona di Narnali  e viceversa. Avevamo richiesto di mettere un semaforo con chiusura con  sbarre di protezione in caso di allerta, avevamo richiesto una forte attenzione per la nostra zona, avevamo  denunciato il forte incremento  di traffico sulla via Pistoiese già fortemente penalizzata, ma fino ad oggi queste nostre richieste totalmente inascoltate. Il perdurare di questa situazione sta creando un forte malumore fra i cittadini stanchi di subire questo stato di fatto. Pertanto a gran voce  chiedono ai responsabili di attivare tutte le procedure necessarie affinché possa essere riaperto il sottopasso in questione”.

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