19 Novembre 2011

Soldi (Lega Nord): “Consiag è il burattinaio
dei sindaci Pd, chiederemo le dimissioni del Cda”


Il segretario e consigliere comunale della Lega Nord Leonardo Soldi commenta la requisitoria dell’Antitrust, che accusa Estra ed Estra Reti di aver abusato di posizione dominante, scegliendo di non comunicare al Comune di Prato informazioni utili all’indizione della gara sul gas. Ecco di seguito l’intervento di Leonardo Soldi:

“Da ciò che apprendiamo dalla stampa di oggi appare evidente quello che abbiamo sempre sostenuto ovvero che l’universo delle società partecipate si configura come il vero potere forte del centro-sinistra. Come a livello nazionale i poteri forti, confindustria, grandi banche,gruppi finanziari, hanno espresso l’attuale governo così anche sul nostro territorio “Consiag” dimostra indiscutibilmente di essere il burattinaio dei sindaci PD. L’attività istruttoria dell’ Agcom conferma che questi “signori” invece di andare alla ricerca del migliore interesse per i cittadini e di tutelarlo, mostrano il peggiore squallore prestandosi come marionette di un gioco al ribasso. Personalmente trovo riscontri oggettivi nell’attività di vicecoordinatore della commissione di indagine sulle assunzioni nelle partecipate che peraltro ho fortemente voluto, basta vedere come nella galassia Consiag-Estra ci siano tesserati, ex consiglieri e assessori,parenti, tutti ex pci-pds-ds-pd.
Grazie a questa giunta a questa maggioranza e al sindaco, che dobbiamo continuare ad appoggiare, mi auguro fortemente che gli interessi dei cittadini pratesi vengano fatti rispettare fino in fondo e che continui l’azione di risanamento che metta tutti questi burattinai senza scrupoli e senza competenze (se non quelle di accaparrare posti per se e per gli amici), di fronte alle proprie responsabilità contabili, civile e penali. A questo punto la Lega è pronta anche ad azioni forti come una mozione presso l’organo sovrano della città, il consiglio comunale, perché l’amministrazione faccia valere il suo 38% presso l’assemblea dei soci e chiedere ufficialmente le dimissioni del cda di Consiag e di Estra dove il cosìdetto rappresentante pratese Paolo Abati rappresenta ormai solo se stesso, i suoi interessi e quelli della sua cricca e non quelli della città di Prato”.

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