9 Novembre 2011

Migliora l’atteggiamento
dei pratesi verso gli stranieri


Migliora l’atteggiamento dei pratesi nei confronti degli stranieri, sia sul versante economico che dal punto di vista dei diritti di cittadinanza politica e sociale. Lo dice il rapporto sull’immigrazione della Provincia realizzato grazie ad Asel, discusso questo pomeriggio in un consiglio provinciale aperto. L’ultima fotografia risaliva al 2006. Adesso, a distanza di 5 anni, l’atteggiamento dei pratesi nei confronti degli immigrati sembra essere decisamente più aperto. A dirlo le risposte di un campione rappresentativo di 500 concittadini intervistati tra il maggio e il giugno 2010.
La visione degli stranieri resta ancora negativa, ma migliora su molti aspetti, come ad esempio il lavoro. A sorpresa, dal rapporto emerge infatti che mediamente i pratesi non condividono l’affermazione secondo cui gli stranieri rubano il lavoro agli italiani; diventa maggioritario il consenso sul tema del riconoscimento del diritto di voto agli stranieri e si consolida l’apertura agli irregolari alla sanità. In miglioramento, ma ancora negativo, l’atteggiamento riguardante l’accesso alle case popolari. Più critico invece il giudizio sull’impatto dei migranti nel contesto economico locale, e resta diffusa la convinzione secondo cui c’è un nesso tra immigrati  e criminalità. Un forte consenso generalizzato si riscontra sulla specifica domanda: Gli stranieri dovrebbero adeguarsi ai valori della nostra cultura?». La grande maggioranza pensa che sì, visto che ci sono, che almeno ci somiglino.
Per quanto riguarda i migranti intervistati, circa 400, in loro emerge un legame abbastanza stretto col nostro paese, legame che si fa più intenso in quelli che in italia hanno un’attività imprenditoriale, chi ha maggiore competenza linguistica e un titolo di studio più elevato, nelle donne e in chi vive con i familiari.
Venendo ai numeri del rapporto, al 31 dicembre 2009 gli stranieri residenti nel territorio della provincia ammontano a 31.450 unità, con un incremento rispetto all’anno precedente dell’8,6% ed un’incidenza percentuale sul totale della popolazione residente pari al 12,7%. I cittadini stranieri residenti in provincia provengono, principalmente, dall’area asiatica (49,5%) e dagli altri paesi europei (35,1%); minori sono le presenze di cittadini africani (8,9%) ed americani (2,7%).  I cittadini asiatici sono anche quelli che hanno maggiormente incrementato la loro presenza sul territorio (+9,4% rispetto all’anno precedente), seguiti da africani (+8,9%) ed europei (+7,4%). La popolazione dei residenti stranieri nella nostra Provincia continua a presentare una struttura per età molto ‘giovane’, specialmente se confrontata con quella della popolazione autoctona: il 23,8% dei residenti stranieri ha meno di 15 anni e soltanto l’1,7% ne ha più di 64; tra i residenti di cittadinanza italiana le due classi di età ‘pesano’, rispettivamente, per il 12,6% e per il 22,7% del totale.
La Provincia di Prato si conferma la prima provincia in Italia per incidenza delle imprese straniere sul totale delle imprese presenti sul territorio (per le imprese individuali tale incidenza è del 33%). Nel 2009 oltre il 52% delle nuove iscrizioni al Registro della Camera di commercio di Prato è riconducibile ad imprenditori immigrati dall’estero. Per quanto riguarda i dati di stock, le imprese a conduzione straniera sono arrivate a rappresentare il 22,6% del totale (quasi 2 punti percentuali in più rispetto al 2008).
Nel 2008 i cittadini stranieri ricoverati nella zona socio-sanitaria pratese sono stati 6.265, pari al 13,1% del totale dei ricoveri. In oltre il 40% dei casi il ricovero di persone straniere è dovuto alla gravidanza e al parto. Il 57,1% delle interruzioni volontarie di gravidanza, effettuate nell’anno 2008 nell’area socio sanitaria pratese, ha riguardato cittadine straniere. Per quanto riguarda la mortalità, nel periodo 2003-2007 si sono registrati 77 decessi di cittadini stranieri (57 maschi e 20 femmine) e, di questi, 4 hanno interessato bambini sotto i tre anni.

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