Quando il bus è una barriera architettonica
Incontro in commissione comunale sui problemi
dei disabili


Il diritto dei disabili ad utilizzare il trasporto pubblico e l’accessibilità dei bus sono stati al centro della riunione di stamani della Commissione consiliare 3 Mobilità e Trasporti insieme ai tecnici di Cap e all’assessore alle Pari Opportunità Rita Pieri, che già da due anni ha attivato il tavolo operativo per l’accessibilità insieme agli assessorati alla Mobilità e ai Servizi sociali e ad alcuni rappresentanti delle associazioni di diversamente abili. Il problema non riguarda solo i portatori di handicap, ma anche anziani, donne con passeggini e soggetti “deboli” che hanno difficoltà di accesso al servizio. Già 150 fermate sono dotate di pensilina e banchina, per agevolare la salita e la discesa attraverso la pedana, ma tante altre ne sono ancora sprovviste, soprattutto in centro storico e aree limitrofe. Dove il marciapiede è assente, come in S.Domenico, la pendenza della pedana rende impossibile salire e scendere con una sedia a ruote senza aiuto. Un’altra criticità è rappresentata proprio dalla pedana: quella elettromeccanica è da tempo in fase di sostituzione in tutto il parco macchine perchè si guastava molto facilmente e in caso di marciapiede più alto non era proprio utulizzabile. Al suo posto viene adoperata quella manuale, ma ancora il 25% degli autobus presenta il primo tipo. Legato a questo è poi il problema dell’assistenza da parte dell’autista nella salita o nella discesa del disabile, perchè dovrebbe lasciare incustodito il posto di guida. Come hanno spiegato i tecnici Cap, questa questione sarà superata garantendo la totale sicurezza del mezzo e dei trasportati via via che gli autobus attuali saranno sostituiti da quelli di ultima generazione, dotati di un sistema di blocco automatico del bus se il conducente lascia la guida: «E’ necessario adoperarsi per abbattere le barriere architettoniche ed agevolare l’utilizzo dei mezzi pubblici in piena autonomia anche per i disabili – afferma il presidente della Commissione consiliare Federico Tosoni – Ma ancora più importanti sono il senso civico e la sensibilità delle persone, a cui faccio appello, per comprendere le difficoltà quotidiane di chi è portatore di handicap e magari per dare un aiuto a salire o scendere dal bus. Chiedo inoltre che anche la Provincia, la Regione Toscana, il Governo, ma soprattutto l’Europa, facciano la loro parte per stanziare i fondi necessari per garantire l’accessibilità dei mezzi pubblici a tutti». «Ognuno deve fare la sua parte per abbattere le barriere architettoniche e culturali, perchè avere delle Lam accessibili è diritto di tutti – ha aggiunto Rita Pieri, che ha constatato i problemi del trasporto di persona prendendo il bus insieme ad un disabile – Ritengo importante anche l’approfondimento della formazione degli autisti da parte di Cap, perchè abbiano più attenzione alla questione. Molti problemi possono essere infatti risolti con un atteggiamento diverso, più aperto e più collaborativo».

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