22 Novembre 2011

Riempire i fondi sfitti con il Temporary store, domani convegno a Palazzo Buonamici


Riempire i fondi sfitti del centro storico, circa 600, con attività commerciali a termine, che in poche settimane sperimentino nuove strategie di marketing e nuovi prodotti rivolgendosi direttamente al consumatore. Il fenomeno si chiama Temporary spaces and stores e ha avuto successo a Milano, dove in quattro anni la società Assotemporary, attraverso contatti con imprenditori e proprietari di immobili, ha creato una rete con circa 60 spazi aderenti, i quali si offrono ai brand per realizzare una strategia di marketing e comunicazione innovativa. Domani pomeriggio il progetto del Temporary sarà al centro di un convegno pubblico, che si aprirà alle 15,30 a Palazzo Buonamici.
Dopo i saluti del presidente della Provincia Lamberto Gestri e del presidente della Camera di Commercio, anch’essa partner del progetto, Carlo Longo, sono previsti gli interventi di Edoardo Gori, esperto di marketing e comunicazione, e di Massimo Costa, segretario di Assotemporary, che spiegheranno come nasce e si evolve il fenomeno in Italia.

L’attività del Temporary space coinvolge potenzialmente anche un indotto interessante, fra addetti alla contrattualistica, all’allestimento e al catering e comunicatori. Il convegno di domani, rivolto soprattutto ai giovani imprenditori, cerca di aprire una strada per portare anche a Prato l’esperienza di Milano, al momento unica in Italia.

“Le aziende affittano spazi anche solo per una settimana, per farsi conoscere o presentare un nuovo prodotto e così entrano subito in contatto con il consumatore, i proprietari di immobili attraverso la rete riescono ad avere gli spazi occupati praticamente tutto l’anno – spiega Irene Sanesi, economista culturale e madrina del progetto –. Per gli imprenditori pratesi potrebbe essere un’opportunità ma la rete incentiva anche il doppio binario: aziende pratesi che si fanno conoscere fuori e aziende non pratesi che vengono qui. Senza contare la contaminazione culturale. Per esempio il Museo del Tessuto che nella settimana della moda apre un book shop a Milano per promuoversi, potenziando l’immagine, avvicinando possibili visitatori e chissà, anche futuri partner. E’ la classica ricetta di trovarsi nel posto giusto al momento giusto”.

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