30 Novembre 2011

Tessile tecnico e più servizi alla clientela: ecco
le chiavi di volta per far ripartire il distretto secondo l’indagine For Prato


Come sarà il tessile del futuro? Quali sono gli orizzonti da raggiungere affinché il distretto possa tornare ad essere competitivo? A queste domande ha cercato di rispondere For Prato, l’indagine di marketing strategica condotta dalla società di consulenza Tefen di Milano su commissione della Camera di Commercio di Prato, in collaborazione con Toscana Promozione e le associazioni di categoria.
Il viaggio intrapreso dal progetto For Prato, iniziato a febbraio allo scopo di definire un nuovo posizionamento per il distretto, è infatti giunto a termine. Muovendosi lungo un articolato itinerario di analisi della produzione del territorio e avvalendosi di strumenti di indagine innovativi For Prato è arrivata all’identificazione del motto strategico che dovrà guidare il distretto da qui al 2020, identificando i gap da colmare e  le strategie progettuali da adottare nel  breve e medio termine. Un motto che evidenzia l’importanza di investire lungo due direttive: sul tessile tecnico, il cui trend di mercato è in crescita, e sul versante dei servizi alla clientela, con la velocità di risposta che diventa variabile chiave.
L’accurato percorso di analisi ha preso le mosse da un ciclo di interviste ad un campione di 26 aziende del distretto, che complessivamente copre un fatturato di 500 milioni di euro, e ai principali stakeholders istituzionali. Parallelamente al lavoro sul territorio sono state condotte delle analisi di benchmark su realtà italiane e internazionali  e individuati i macro-trend che stanno plasmando sul futuro del tessile. Nero su bianco sono stati identificati i punti di forza e di debolezza, le opportunità e le minacce per quattro settori: tessile moda, tessile innovativo, meccanotessile e confezione/abbigliamento. Avvalendosi di questo articolato lavoro preparatorio, FOR Prato è giunta alla definizione di un nuovo motto strategico per il distretto. Per tornare a essere competitiva Prato dovrà essere: “Polo-multi business dei tessili, in grado di soddisfare velocemente le esigenze dei clienti evoluti”, Sarà dunque importante produrre un solo tessuto di specializzazione (lana), ma un paniere diversificato di fibre (anche sintetiche, per nuove applicazioni) per uno spettro vario di settori applicativi e industrie finali. Per rivolgersi ad un cliente evoluto in termini di esigenze (tipicamente occidentale), si dovrà lavorare secondo logiche di fidelizzazione, sviluppando strategie capaci di diminuire i tempi di risposta.
La relazione con i clienti – secondo l’analisi – va ripensata anche secondo canali alternativi, ad esempio coinvolgendo giovani stilisti e creativi sul territorio, in modo che entrino a contatto con gli imprenditori. Ciò servirebbe a favorire la mutua conoscenza e l’approfondimento delle caratteristiche e delle qualità dei filati e tessuti pratesi.

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