3 Dicembre 2011

Chiuse quattro ditte tra Prato e Montemurlo


Ancora sequestri ai danni delle aziende cinesi e ancora situazioni ai limiti della vivibilità. Nella mattinata di ieri la squadra interforze composta da carabinieri, polizia municipale, Nucleo carabinieri  Ispettorato del lavoro, Direzione territoriale del Lavoro, Inps e Inail ha eseguito un’ispezione congiunta all’interno di un complesso immobiliare nei pressi della centralissima piazza San Marco rintracciando all’interno di due immobili di proprietà di una società immobiliare pratese, tre ditte di confezioni gestite da cittadini di origine cinese che vivevano e lavoravano in condizioni di assoluto degrado corrispondendo un canone mensile da  800 a mille euro per ciascun magazzino.
In ogni fondo è stata rilevata la presenza di un soppalco suddiviso in piccoli vani utilizzati come dormitorio e di una cucina alimentata da bombole di gpl per ciascuna confezione realizzata in adiacenza del gabinetto per sfruttare l’allacciamento idrico. Le pareti dei tre magazzini sono apparse quasi totalmente invase da infiltrazioni e muffe; in uno dei fondi presente un tubo di scarico raccordato con un tombino sul quale gli occupanti avevano apposto un peso per contrastare l’uscita di ratti.  In totale sono stati rinvenuti 17 vani ad uso dormitorio per stimati 35 posti letto e 6 bombole di gpl da 15 chili l’una messe in sicurezza; tra i presenti rintracciate anche sei persone in stato di clandestinità.
Gli immobili sono stati tutti sottoposti a sequestro penale mentre per i 65 macchinari, dei quali 32 con irregolarità relativamente alla sicurezza, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo.
L’attività è poi proseguita in Montemurlo, con la collaborazione della polizia municipale di quel Comune, dove è stata sottoposta a controllo una quarta azienda con gli stessi risultati: opere infrastrutturali abusive e pessime condizioni igienico sanitarie. I titolari delle 4 aziende sono quindi stati denunciati per le violazioni di carattere urbanistico nonché relative alla sicurezza sul lavoro e per aver impiegato mano d’opera clandestina (in totale sono stati  sono stati rintracciati e denunciati 11 lavoratori cinesi clandestini).

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