29 Dicembre 2011

Dissesto idrogeologico, via al monitoraggio continuo delle aree a rischio: se ne occupa Prato Ricerche


Un programma di controllo e monitoraggio permanente del territorio per rilevare tutte le aree a elevato rischio di dissesti. E’ questo il compito che la Provincia ha affidato alla Fondazione Prato Ricerche che ha avviato il programma di controllo, partendo da zone come il tracciato della SR 325 o il corso di alcuni torrenti già al centro di episodi di dissesto.
“Un’attività costante di monitoraggio sul territorio, permetterà di ottenere informazioni più precise sull’evoluzione dei fenomeni in atto – spiega l’assessore provinciale alla Difesa del suolo Stefano Arrighini – E laddove vengano ravvisate situazioni di rischio elevato, si potranno programmare interventi preventivi di messa in sicurezza. In questo modo non solo potremo evitare emergenze, ma agendo preventivamente sarà possibile anche abbattere di molto i costi degli interventi”.
Il lavoro che la Prato Ricerche dovrà condurre è facilitato dall’aver acquisito una serie di conoscenze durante il rilevamento della nuova cartografia geologica realizzata per aggiornare il Ptc della Provincia, attraverso l’inserimento di una mole impressionante di dati relativi alla geologia e geomorfologia del territorio provinciale. Un monitoraggio continuo, soprattutto nelle aree che già erano state individuate per una discreta pericolosità geomorfologica, permetterà di verificare se vi siano indizi di dissesti in atto. Alberi, pali o tralicci inclinati, fratture nell’asfalto o nelle opere murarie, ruscellamenti o scaturigini d’acqua lungo i versanti collinari in zone lontane dai fondovalle dei torrenti possono infatti essere indizi di trasformazioni in atto. Si potrà agire anche attraverso la sensibilizzazione della popolazione, sia sugli indizi di dissesto da segnalare agli uffici competenti, sia sugli accorgimenti che tutti possiamo adottare per diminuire le condizioni di rischio.
Il progetto si inserisce naturalmente nell’ambito della priorità, che la Provincia ha sempre mantenuto, della riduzione del rischio idraulico. Nel triennio 2009-2011, anche a seguito di eventi alluvionali e franosi importanti nella piana pratese e in Val di Bisenzio, la Provincia ha affiancato agli interventi di somma urgenza (del resto non di poco conto come quelli su Calice, Ombrone, Bagnolo e Iolo), una serie di importanti lavori, impegnando complessivamente oltre 5 milioni di euro per la manutenzione straordinaria e le urgenze.

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