Emergenza rapine nelle tabaccherie, grido d’allarme degli esercenti: “Qui si rischia il Far West”
“L’ondata delle rapine a danno delle tabaccherie sembra non avere fine; anzi la paura di essere vittime di episodi da far west, con il rischio di rimetterci la vita, aumenta sempre di più”. A parlare così è Gabriele Fontanelli, presidente dell’Assotabaccai Confesercenti, sindacato che da tempo sollecita controlli più mirati a sostegno della categoria, sempre più soggetta a questi episodi criminosi; non per ultimo l’assalto armato alla tabaccheria del ponte a Maliseti. “La preoccupazione – continua Fontanelli – è che Prato divenga una città dove è facile fare il colpo, peraltro con la dovuta calma come accaduto nell’ultimo caso. Anche Confesercenti, Confederazione alla quale aderisce il nostro sindacato, sì è mossa alcuni mesi fa incontrando il questore per fargli presente l’escalation di episodi pericolosi per l’incolumità degli imprenditori e richiedere soluzioni mirate in merito. Dobbiamo aggiungere che la nostra categoria, nel corso degli anni, si è attrezzata investendo anche somme importanti per dotarsi di telecamere e sistemi di allarme, ma evidentemente non è sufficiente a far diminuire il fenomeno”. Il problema, evidenziato dagli stessi esercenti, è che all’interno delle tabaccherie gira molto contante, e per questo i tabaccai pratesi avevano chiesto e ottenuto dalla Prefettura un impegno a verificare la possibilità di vedere agevolato l’uso della moneta elettronica ad oggi troppo poco incentivata a causa dei costi che vi gravano. “Questa soluzione probabilmente – conclude Fontanelli – potrebbe essere adeguata per rendere più sicuro un lavoro divenuto troppo rischioso”.