24 Dicembre 2011

Incendio Meccanò, cambia lo scenario dell’inchiesta. Concessi i domiciliari a Michele Tempestini


Il giudice per le indagini preliminari ha concesso gli arresti domiciliari all’imprenditore montemurlese Michele Tempestini e al nomade poggese Luigi Amico, finiti in carcere due mesi fa con l’accusa di essere rispettivamente uno dei mandanti e l’esecutore materiale dell’incendio doloso che nel 2008 distrusse la discoteca Meccanò alle Cascine di Firenze. Secondo l’accusa il rogo era stato commissionato da Tempestini, proprietario della discoteca concorrente Central Park, e dal socio di fatto Stefano Cavataio, presunto capo di una famiglia palermitana in odore di mafia, anch’egli arrestato dalla squadra mobile. La posizione di Tempestini, assistito dall’avvocato Massimo Taiti, si è alleggerita per via della deposizione dell’esecutore del rogo, Luigi Amico, che ha confessato di aver ricevuto da Cavataio 5.000 euro per incendiare la discoteca e altri 5.000 li avrebbe dovuti riscuotere dall’allora proprietario del Meccanò, il locale incendiato, nel frattempo deceduto. Quest’ultimo, alle prese con i debiti, avrebbe avuto interesse a riscuotere il premio dell’assicurazione.

Share

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments