12 Dicembre 2011

Preoccupazione tra il personale del Datini dopo l’annuncio del passaggio di due indirizzi al Dagomari


Un incontro con i vertici della Provincia per il futuro del Datini. A chiederlo è il personale docente e non docente dell’istituto professionale pratese alla luce del prospettato passaggio/trasferimento delle classi prime degli indirizzi Commerciale e Socio Sanitario all’istituto tecnico Paolo Dagomari.
“Il trasferimento delle classi prime – spiega Fabrizio Alderighi, rappresentante della Rsu – previsto per il prossimo anno scolastico, è fonte di forte preoccupazione per il personale, in quanto determinerà un inevitabile dispersione della maturità didattica ed organizzativa  faticosamente raggiunta nel corso degli anni. Al contempo preoccupano anche le ricadute occupazionali, in quanto gli organici delle scuola  non seguono percorsi lineari. Lo spostamento di un numero X di alunni, non coincide con lo spostamento delle cattedre e dei posti di lavoro di tutto il personale. L’organico scolastico è il risultato dell’intreccio di contratti, decreti, circolari ed autonomie gestionali che, a seconda dell’interpretazione e/o dell’applicazione, comportano  l’istituzione o la soppressione di cattedre e di posti per il personale Ata e successivamente individuano gli aventi diritto ai posti e gli eventuali perdenti posto”.
“L’iniziativa del personale dell’istituto Datini – prosegue il rappresentante sindacale – non vuole essere solo una protesta per una dolorosa separazione, né un semplice sfogo emotivo, lo scopo dell’incontro richiesto è quello di evidenziare le problematiche e le criticità che la nuova programmazione del sistema degli istituti di scuola superiore provinciale comporta. Dopo un periodo che ha visto  il personale della scuola pubblica subire tagli indiscriminati, illogici e ingiustificati è nostra volontà ritornare ad essere parte attiva anche nel concertare le soluzioni che ci coinvolgono direttamente e che avranno una ricaduta diretta nella qualità dell’offerta formativa degli alunni attuali e futuri”.

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