9 Dicembre 2011

Sequestrato capannone
al Macrolotto Zero:
era infestato dai topi


Ieri notte la squadra interforze composta da carabinieri, polizia municipale, Direzione territoriale del Lavoro e Asl Igiene Pubblica durante un controllo ha sequestrato un immobile ad uso deposito nella zona del Macrolotto zero. Il fondo, di proprietà di pratesi, era utilizzato da due ditte di confezione gestite da cittadini orientali: uno di 46 anni e uno di 48. La struttura, di circa 400 mq, era suddivisa in due porzioni speculari ciascuna in uso ad una delle due ditte. Su ciascun lato c’era una cucina realizzata in adiacenza al bagno, dotata di fornelli alimentati con bombole di gas gpl. In totale, all’interno del capannone, sono state trovate e messe in sicurezza 9 bombole da 15 kg l’una. Pessime le condizioni igieniche: il fondo non era dotato di fosse biologiche ed il pozzetto di smaltimento era inserito all’interno del laboratorio dove lavoravano i dipendenti. Lo stato di manutenzione dell’immobile è risultato assolutamente precario, con le pareti bagnate di umidità e unto. Sul pavimento delle cucine erano presenti numerosi escrementi di topi che, incuranti dell’ispezione, giravano tranquillamente nel capannone durante il sopralluogo.
L’assessore alla Sicurezza, Aldo Milone, afferma a tal proposito: “Attenzione a indossare capi prodotti nel distretto parallelo perché questa è la realtà delle aziende che il gruppo interforze controlla quotidianamente. E’ inoltre inutile che i furbetti già pizzicati provino a trasferire le loro attività illegali dopo il sequestro perché continueremo a scovarli e bloccarli. Purtroppo i dati dimostrano come, di là dai lodevoli tentativi della giunta Cenni di puntare su importanti progetti di integrazione, ancora nessun segnale di reale integrazione si arrivato di contro delle ditte cinesi”.
Sulla parte terminale del fondo erano presenti anche vani utilizzati ad uso dormitorio delimitati con mobilio, cartoni e drappeggi. Al lavoro c’erano 4 lavoranti dei quali due non regolarmente assunti. L’immobile è stato sottoposto a sequestro penale per violazioni in materia urbanistico-edilizia e alla prevenzione e sicurezza del lavoro. I 52 macchinari, dei quali 12 non conformi alle norme di sicurezza, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. L’attività imprenditoriale di una delle due ditte è stata sospesa per irregolarità contributive nei confronti dei lavoratori.

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