Si rimette in moto il Pedilam per gli studenti di quarta e quinta dell’istituto Primo Levi
Da domani, lunedì 12 dicembre, riparte il “Pedilam” nelle scuole dell’Istituto Primo Levi. Il progetto nasce da una collaborazione tra Circoscrizione Sud, Istituto Statale Primo Levi ed associazioni di volontariato Ada ed Arci Ragazzi Prato. Con la realizzazione di questo progetto è stato messo a punto un servizio studiato per offrire ai bambini delle scuole primarie di Fontanelle, Cafaggio, Paperino, San Giorgio a Colonica (classi IV e V) l’opportunità di rientrare a casa, da scuola a piedi, con l’aiuto di operatori volontari messi a disposizione dalle associazioni di volontariato presenti nel territorio. Piccoli gruppi di alunni sono condotti a piedi verso casa..come una sorta di Lam: linee, fermate, orari, conducente. Ma non il motore! Il “pedilam” è il più sicuro, divertente e salutare modo per tornare a casa: meno rumore, aria più pulita, zero inquinamento. Il progetto ha ristabilito un corretto rapporto tra il bambino ed il territorio in cui vive, proponendo l’andare a piedi come modo di spostarsi, mezzo di esplorazione e costruzione della propria autonomia.
Da domani, lunedì 12 dicembre, riparte il “Pedilam” nelle scuole dell’Istituto Primo Levi. Il progetto nasce da una collaborazione tra Circoscrizione Sud, Istituto Statale Primo Levi ed associazioni di volontariato Ada ed Arci Ragazzi Prato. Con la realizzazione di questo progetto è stato messo a punto un servizio studiato per offrire ai bambini delle scuole primarie di Fontanelle, Cafaggio, Paperino, San Giorgio a Colonica (classi IV e V) l’opportunità di rientrare a casa, da scuola a piedi, con l’aiuto di operatori volontari messi a disposizione dalle associazioni di volontariato presenti nel territorio. Piccoli gruppi di alunni sono condotti a piedi verso casa..come una sorta di Lam: linee, fermate, orari, conducente. Ma non il motore! Il “pedilam” è il più sicuro, divertente e salutare modo per tornare a casa: meno rumore, aria più pulita, zero inquinamento. Il progetto ha ristabilito un corretto rapporto tra il bambino ed il territorio in cui vive, proponendo l’andare a piedi come modo di spostarsi, mezzo di esplorazione e costruzione della propria autonomia.
