14 Dicembre 2011

Strage senegalesi a Firenze, il cordoglio e la condanna delle istituzioni e della città di Prato


I rappresentanti della comunità senegalese in Provincia

Commozione e sdegno anche a Prato per la terribile vicenda che ieri a Firenze è costata la vita a due ambulanti senegalesi con altri tre connazionali feriti gravemente da un estremista di destra, che poi si è suicidato per non arrendersi alla polizia.
Già ieri pomeriggio la giunta comunale aveva espresso, in apertura di riunione, il cordoglio in rappresentanza della città di Prato verso le famiglie delle vittime di piazza Dalmazia e verso la comunità senegalese.
Oggi, invece, il presidente della Provincia Lamberto Gestri e l’assessore alle Politiche sociali Loredana Ferrara hanno espresso al presidente dell’associazione senegalese di Prato Serigne Abdou Bar, accompagnato da Ndella Dieng, tutta la solidarietà della comunità provinciale per i connazionali morti ieri a Firenze. L’incontro è avvenuto questo pomeriggio a palazzo Buonamici. “Questa tragedia non può essere considerata solo il gesto di un folle – ha detto subito Gestri – ma il prodotto di un clima, alimentato da più parti, che considero pericoloso. Oltretutto colpire i senegalesi, una delle comunità più pacifiche e laboriose che esistano, è davvero il segno di quanto la demagogia e la speculazione politica si siano spinte troppo oltre, correndo il rischio di fare danni devastanti”.
“Chi toglie la vita a un senegalese non uccide solo una persona, ma toglie la speranza alla sua famiglia e ai tanti che dipendono da lui – ha detto Abdou Bar – La conoscenza è un passo fondamentale, ognuno ha paura dell’altro ed è facile cadere nei pregiudizi, quando in realtà siamo tutti uguali”.
La Cgil ha invece affidato il suo pensiero ad una lettera aperta dove si denuncia come “il razzismo, strisciante, monta sempre di più nelle conversazioni quotidiane della gente qualunque, alimenta discorsi senza valore, privi di pensiero, coatti a ripetere la stessa parola, la stessa sentenza. Per questo, davanti all’ennesima tragedia –una delle più gravi del nostro Paese- non solo ci mettiamo a lutto, accanto a voi, ma insieme a voi, a tutti gli altri popoli, ospiti in Italia, ai tanti, tantissimi democratici antirazzisti, che per fortuna esistono, ci impegniamo a continuare, a rafforzare la nostra battaglia per l’accoglienza, per i diritti, perché anche per i migranti l’Italia possa diventare un Paese normale in cui vivere”.
Cordoglio viene espresso anche da Nicoletta De Angelis, coordinatrice provinciale di Sinistra Ecologia Libertà: “Non crediamo alla tesi della follia dell’assassino – aggiunge De Angelis – è invece indubbio che le assurde teorie razziste sono il terreno di coltura nel quale crescono l’intolleranza, la violenza, la ricerca di capri espiatori, fino alla strage accaduta a Firenze. Ancora ricordiamo con rammarico e preoccupazione le posizioni del partito della Lega Nord che a Prato ha avuto modo di volantinare, con violenza, contro la comunità dei cinesi descrivendoli come pericolosi alieni. Azioni mistificatorie ed incivili come l’assurdo paragone promosso dalla Lega Nord pratese rappresentano la peggiore cultura in cui far crescere la violenza”.
Mentre la FdS di Prato, esprimendo piena solidarietà alla Comunità senegalese per gli  incresciosi omicidi a sfondo razzista verificatisi a Firenze, ritiene “che sia necessaria una riflessione collettiva sul clima di intolleranza che ha armato la mano del carnefice alimentato da ambienti della destra estrema extraparlamentare e soprattutto parlamentare” .”Chiediamo inoltre il bando di  CasaPound – prosegue la nota – e che le istituzioni locali si adoperino con tutti i loro mezzi affinchè tale organizzazione non possa operare e presentare le proprie  iniziative politiche in attuazione di un principio costituzionale troppo spesso inapplicato”.

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