30 Gennaio 2012

Blitz antidroga, Milone si complimenta con il questore mentre in Comune si prepara un documento bipartisan per chiedere più forze di polizia


Reazioni positive alla notizia dell’arresto di 29 spacciatori da parte della Squadra mobile, mentre le forze politiche presenti in consiglio comunale stanno preparando un documento bipartisan per chiedere un rafforzamento negli organici delle forze dell’ordine a Prato.
L’assessore alla Sicurezza Urbana Aldo Milone ha espresso le proprie congratulazioni al questore Filippo Cerulo e i suoi uomini: «La Squadra mobile – dice – ha inferto un duro colpo allo spaccio di stupefacenti, per questo agli agenti e al questore Cerulo vanno i miei più vivi ringraziamenti, unitamente a quelli del sindaco Roberto Cenni e della giunta comunale. Da tempo in varie zone della città si era diffuso questo fenomeno, per cui gli abitanti chiedevano risposte e soluzioni immediate. Non sempre purtroppo è possibile farlo, ma l’operazione portata a termine dalla Squadra mobile dimostra l’impegno quotidiano che le forze dell’ordine stanno profondendo su questo fronte”.
Intanto un documento bipartisan per chiedere l’aumento degli organici delle forze dell’ordine a Prato, rendendoli adeguati alle esigenze della città, è allo studio della Commissione consiliare 3 Sicurezza urbana, presieduta da Federico Tosoni della Lega per Toscana, che stamani si è riunita per avviare la stesura. Il documento condiviso, a nome di tutta la Commissione, sarà inviato al capo del governo Mario Monti, al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, al ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e ai tre parlamentari dell’area: «I ministeri calcolano il numero degli agenti su base provinciale  – spiega il presidente Tosoni – e questo penalizza Prato rispetto ad altre realtà toscane, come ad esempio Lucca e Pistoia, che dispongono di un numero maggiore di uomini anche se sono città più piccole, ma con un comprensorio più grande rispetto al nostro. Vorremmo però far passare il messaggio che stiamo parlando della terza città del Centro Italia, interessata dal più alto flusso migratorio del Paese».
Altro argomento affrontato dalla Commissione, in tema di evasione fiscale, è la proposta di introdurre una forma di sequestro preventivo in via cautelare già nella fase di accertamento di un credito, non previsto dall’attuale normativa: a fronte del fatto che soprattutto le aziende cinesi tendono a sorgere e a scomparire anche nell’arco di poche settimane per eludere i controlli e soprattutto i loro effetti, l’attività di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate è difficile e molto spesso porta ad un vicolo cieco, perchè spesso i titolari delle imprese si rendono irreperibili, non ricevendo neanche le notifiche, oppure non hanno beni immobili intestati su cui il fisco si possa rivalere con istanza cautelare.

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