30 Gennaio 2012

Domani giornata di mobilitazione contro l’abolizione delle Province


Un consiglio aperto, una mozione e un no forte all’abolizione delle province. Domani in tutta Italia le Province saranno protagoniste della giornata di mobilitazione promossa dall’Upi . Alle 15, a palazzo Buonamici, si svolgerà un consiglio aperto , con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni, delle autorità locali e delle forze economiche e sociali, dal titolo A bolire le Province per governare meglio?
I Consigli provinciali, e anche quello di Prato, voteranno una mozione nella quale si chiede alle Regioni di promuovere ricorsi alla Corte Costituzionale, ma soprattutto ci si rivolge al Governo e al Parlamento perché approvino una riforma organica delle istituzioni di governo di area vasta che sia basata su alcune priorità. La razionalizzazione delle Province attraverso la riduzione del numero delle amministrazioni,  con organi di governo eletti dai cittadini e non nominati dai partiti. Ridefinizione delle funzioni delle Province con funzioni esclusive di area vasta. Eliminazione di tutti gli enti intermedi strumentali (come agenzie, società, consorzi). Istituzione delle Città metropolitane come enti per il governo integrato delle aree metropolitane. Riordino delle amministrazioni periferiche dello Stato. Destinazione dei risparmi conseguiti con il riordino degli enti di area vasta ad un fondo speciale per il rilancio degli investimenti degli enti locali. Il presidente Gestri e il presidente del consiglio provinciale Maroso hanno anche presentato un dossier sui conti della Provincia (spese, investimenti e pressione tributaria), per sostenere che il taglio delle province comporterebbe un risparmio minimo sui costi della politica. La Provincia di Prato costa ad ogni pratese 200 euro l’anno, 145 dei quali sono spesi per servizi ai cittadini sul fronte del lavoro, delle infrastrutture, della scuola e dei trasporti. Anche l’incidenza delle imposte pratesi (addizionale Enel, imposta Ipt e tributo ambientale), sottolineano i due amministratori, sono tra i più bassi.  “Quest’anno festeggeremo i vent’anni dalla nascita della Provincia di Prato, voluta fortemente dai suoi cittadini – ha aggiunto il presidente del consiglio provinciale Maroso –- Vent’anni in cui l’autonomia ha permesso un maggior afflusso di risorse, l’arrivo di servizi importanti e la partecipazione da protagonisti a tutti i tavoli decisionali, toscani e nazionali””.

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