29 Gennaio 2012

Inchiesta bis sul Csn di Galceti: Tozzi e Calissi accusati di malversazione, la procura blocca tutti i beni


Gilberto Tozzi con la moglie Deanna

Il Centro di scienze naturali di Galceti è di nuovo nell’occhio del ciclone con una pesante tegola che si abbatte sull’ex direttore Gilberto Tozzi e sull’ex presidente Massimo Calissi.  Entrambi sono stati indagati infatti per il reato di malversazione, in pratica la procura li accusa di aver utilizzato denaro pubblico per fini diversi da quelli previsti. Si tratta di un ulteriore sviluppo dell’inchiesta che poco più di un anno fa portò alla prima incriminazione di Tozzi (con la moglie Deanna, il figlio Saverio e una dipendente) con una serie di accuse che andavano dall’esercizio abusivo della protezione medica al maltrattamento agli animali. All’epoca il Csn fu anche sequestrato, con il congelamento di una serie di attività che vi venivano svolte. Adesso, questo secondo filone d’indagine, prende in esame invece l’aspetto finanziario della precedente gestione del Csn, che ora ha un nuovo consiglio di amministrazione guidato da Pamela Bicchi. Gli accertamenti svolti dalla Guardia di Fiannza per conto della procura avrebbero evidenziato una serie di irregolarità nella gestione dei conti, al punto da spingere i magistrati a mettere sotto inchiesta Tozzi e Calissi. Ad entrambi sono stati bloccati i beni: dalle abitazioni ai conti correnti, per una cifra consistente.

Sulla vicenda è intervenuta con una nota la lista civica Giovani e famiglia che auspica che al più presto si faccia chiarezza sulle indagini a carico di ex direttore e presidente del Csn. “Rimaniamo fiduciosi nella magistratura – si legge nella nota – e cogliamo l’occasione per rimarcare l’ottimo lavoro fin qui svolto dalla presidente Bicchi, che ha dovuto operare in situazione di emergenza”.

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