9 Gennaio 2012

L’ex legale Sasch insiste: “Cenni partecipò alle decisioni”. E rivela altri dettagli sul tentativo di salvataggio del gruppo


“Il sindaco partecipò ampiamente alle decisioni aziendali del gruppo Sasch e se richiesto, lo potrò documentare”. L’avvocato Gian Paolo Olivetti Rason, ex legale della Sasch, interviene nuovamente sulla vicenda, dopo che Gianni Baldini, l’attuale avvocato del gruppo, aveva smentito la partecipazione di Roberto Cenni agli incontri dei mesi scorsi aventi ad oggetto il salvataggio dell’azienda di Capalle, tramite l’acquisizione del marchio da parte della cosiddetta “cordata romana”, facente capo all’Istituto Medio Termine di Investimenti S.r.l.
L’avvocato Olivetti Rason sottolinea ancora una volta che non fu lui il tramite tra gli imprenditori romani e le famiglie Cenni e Giovannelli, né fu il suo studio legale incaricato di predisporre l’accordo, bensì di modificarlo ed integrarlo.
“Il testo da me revisionato – afferma Olivetti Rason – prevedeva l’inserimento di svariate clausole cautelative per le famiglie Cenni e Giovannelli, che furono oggetto di ampia discussione e che non vennero poi apportate per espressa decisione in tal senso delle famiglie Cenni e Giovannelli. A seguito della sottoscrizione del predetto accordo – continua Olivetti Rason – né io né il mio studio ci occupammo della successiva fase esecutiva dello stesso (che prevedeva alcuni adempimenti societari contrattualmente pattuiti tra le parti); della questione si occuparono direttamente le famiglie Cenni e Giovannelli, insieme ai loro nuovi soci”.
In pratica lo studio legale Olivetti Rason respinge la paternità di una trattativa, quella con i romani, il cui naufragio ha portato al fallimento della Sasch. E rivela di aver presentato nei mesi scorsi alle famiglie Cenni e Giovannelli un unico interlocutore per il salvataggio dell’azienda. Come scrive l’avvocato Gian Paolo Olivetti Rason, si tratta del “Fondo Orlando Management S.A. (e per esso il veicolo Orlando Italy Special Situations SICAR), fondo di private equity di diritto lussemburghese con circa 200 milioni di euro di disponibilità e parte di una famiglia di fondi attivi sia in Italia che in Germania con oltre 700 milioni di euro di disponibilità. Il Fondo Orlando – afferma Olivetti Rason – a seguito di una accurata due-diligence decise, tramite il proprio socio fondatore Dott. Enrico Ceccato, i ritirarsi a causa delle condizioni economico-finanziarie in cui versava il gruppo Sasch”.
L’avvocato Olivetti Rason afferma che d’ora in poi non replicherà più alle polemiche e che si mette a completa disposizione della Magistratura per quanto potrà essere ritenuto necessario.

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