29 Febbraio 2012

Chiuse a Viaccia tre aziende cinesi: erano ospitate in capannoni per i quali pagavano 20mila euro l’anno di affitto


Tre confezioni cinesi che si trovavano nella zona di Viaccia sono state sequestrate dalla squadra interforze coordinata dalla questura. L’intervento si è svolto ieri pomeriggio e ha portato alla denuncia dei titolari, accusati di abusi edilizi e, per una sola di loro, favoreggiamento e sfruttamento della manodopera clandestina visto che nella sua azienda sono stati trovati due clandestini. Messi i sigilli a 63 macchinari e rimosse 6 bombole gpl.
Le tre confezioni erano ospitate in capannoni di proprietà di cittadini pratesi che riscuotevano canoni annui di locazione per un totale di 20mila euro. Tutti e tre i capannoni sono stati sequestrati a causa degli abusi edilizi commessi al loro interno e  all’uso promiscuo tra attività lavorativa e funzione residenziale. Nella prima confezione controllata, i dormitori erano separati con dei grossi tendaggi dai macchinari, mentre la seconda e la terza presentavano separazioni in cartongesso e strutture soppalcate destinate a ospitare i loculi dormitorio.
Gli agenti della Forestale hanno contestato a tutte e tre le aziende l’omessa tenuta dei registri di carico e scarico rifiuti mentre la Direzione provinciale del lavoro ha imposto la sospensione della seconda e della terza attività produttiva controllate. Presente al controllo anche la polizia stradale che ha comminato sette multe per violazioni al codice della strada e denunciato un cittadino cinese che guidava nonostante la revoca della patente.

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